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Repubblica-BAri-"Ancora troppi analfabeti investiamo sull'istruzione"

CASI Dibattito con Enrico Panini, segretario nazionale Flc-Cgil "Ancora troppi analfabeti investiamo sull'istruzione" Alba Sasso (Ds) "I fondi per gli Atenei sono stati so...

29/01/2005
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la Repubblica

CASI
Dibattito con Enrico Panini, segretario nazionale Flc-Cgil
"Ancora troppi analfabeti investiamo sull'istruzione"
Alba Sasso (Ds) "I fondi per gli Atenei sono stati sottratti alla ricerca"
ANNA GRITTANI


L'impoverimento e l'arretramento del Paese sono appena dietro l'angolo, perché l'Italia non investe nella conoscenza, ha un numero altissimo di analfabeti e un contingente di laureati ancora troppo scarso. L'ha ribadito ieri Enrico Panini, il segretario nazionale della Flc-Cgil.
Questa volta l'occasione è una tavola rotonda, "Un programma per la conoscenza". Un appuntamento organizzato dalla Flc di Bari in collaborazione con "Proteo fare sapere" per riunire sullo stesso argomento - la conoscenza - rappresentanti di scuola, università, politecnico, sindacalisti, deputati e assessori. "Occorre cambiare qui e adesso ? ha detto Panini ? perché la conoscenza è un bene generale da salvaguardare". La ricetta del cambiamento comincia dalla scuola e si verifica attraverso l'aumento dell'obbligo scolastico che va portato a 18 anni. All'Università il numero dei laureati deve essere triplicato, mentre dovrà necessariamente aumentare il contingente dei ricercatori. Traguardi impossibili se non si investe sul diritto allo studio, elaborando un piano delle risorse "che hanno invece ricevuto una riduzione epocale".
Panini annuncia una volontà di dialogo con tutte le forze politiche perché l'Italia è di fronte ad un bivio e rischia di non riuscire a collocarsi in uno scenario europeo. Lo ascolta il deputato barese dei ds Alba Sasso, d'accordo sulla necessità del confronto, ma poco disposta a gioire con il rettore Giovanni Girone sui fondi dati all'Università nell'ultima finanziaria, "perché ? spiega ? sono stati presi dalla ricerca". Il direttore regionale dell'istruzione Giuseppe Fiori parla della riforma, giunta al "crocevia" con la divisione tra sistema dei licei e sistema dell'istruzione professionale, che passa alle Regioni, e annuncia un periodo di lavoro e di transizione superiore ai cinque anni. Con l'assessore comunale alla Pubblica istruzione Pasquale Martino la tavola rotonda torna ai problemi di casa nostra: "Dopo il taglio dei fondi ai Comuni (90 milioni di euro di meno per Bari), è finita l'epoca dei contributi a pioggia", come non ci sono soldi per finanziare il morattiano portfolio.