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Repubblica-BAri- Fotocopie, graffette e timbri ecco la mia pagella fai-da-te

LA STORIA Il preside della media "Fiore" dà il via all'esperimento "Fotocopie, graffette e timbri ecco la mia pagella fai-da-te" Anche il "portfolio" morattiano è stato f...

01/02/2005
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la Repubblica

LA STORIA
Il preside della media "Fiore" dà il via all'esperimento
"Fotocopie, graffette e timbri ecco la mia pagella fai-da-te"
Anche il "portfolio" morattiano è stato fatto in casa
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
ANNA GRITTANI


Il professor Fioretti, invece, è uno dei paladini di una rivoluzione silenziosa che, con la pagella, finisce per attribuire alla scuola una sorta di carta d'identità. Perché è proprio dalle aggiunte, dalle limature e dalle rettifiche, che emergono aspetti della vita di quel determinato istituto, come ad esempio gli insegnamenti opzionali, i laboratori e addirittura il modo stesso di valutare.
La rivoluzione della pagella nelle prime medie baresi è opera della scuola media "Fiore" che ha voluto mettere nero su bianco gli obiettivi specifici che ogni alunno dovrebbe raggiungere. Spiega Fioretti: "Su un lato abbiamo sistemato l'elenco delle discipline, al centro ci sono gli "indicatori", accanto il giudizio". Un "indicatore", per l'italiano, è ad esempio: "legge, comprende e produce testi in forma orale e scritta", oppure "riconosce e analizza semplici tipologie testuali". Ma le novità, questa volte valide per tutti, non si fermano qui. A parte l'aggiunta della seconda lingua, altre discipline hanno cambiato nome: educazione tecnica è diventata "tecnologia" ed educazione musicale si è trasformata in "musica". La razzia a danno della parola "educazione" non ha risparmiato neanche quella artistica, ma è nulla a confronto della vecchia amatissima educazione fisica, tramutata in "scienze motorie e sportive". Le altre novità sono identiche a quelle apparse per le scuole elementari: giudizio in comportamento e in religione, valutazione per le attività facoltative e opzionali.
Uguale per tutti, c'era da aspettarselo, anche l'arte di arrangiarsi. Il ministero, oltre a non aver distribuito le schede stampate del Poligrafico dello Stato, non ha "regalato" un solo euro per poterle realizzare. E se ad Andria la dirigente del terzo circolo Angela Ribatti si è affidata ad una casa editrice di Cosenza per far stampare i nuovi modelli, il professor Fioretti, della media barese, ha usato la fotocopiatrice d'istituto, formato massimo A4. Ha utilizzato la carta che aveva, quella solita per le fotocopie, e il personale della segreteria ha digitato i nomi dei 230 alunni. La nuova scheda arriverà la prossima settimana con i fogli semplicemente spillati; poi, una volta firmata dai genitori, entrerà a far parte del portfolio. Anche questo, ma forse non era neppure necessario ricordarlo, interamente fatto in casa.