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Repubblica/Bari: Guerra fra precari diecimila a scuola senza posto fisso

Oltre 5 mila docenti e 4 mila impiegati

06/07/2007
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la Repubblica

ANNA GRITTANI

Giorno di esultanza per i 4419 precari della scuola che in tutta la Puglia stanno per essere assunti. Ma quanti restano fuori dall´ambito posto fisso? Un numero vertiginoso. Si tratta di 9931 lavoratori in tutto: 5580 insegnanti e 4351 tra impiegati e bidelli. I papabili al ruolo, invece, sono in guerra: si sfidano all´ultimo punto, perché la posta in gioco di questi tempi è davvero troppo alta.
Quella di ieri passerà alla storia come la giornata della gioia, e allo stesso tempo delle lacrime. Lo raccontano dagli uffici dell´ex provveditorato di Bari, diretto da Fabio Scrimitore. "Ci dispiace dirlo, ma i precari si stanno facendo la guerra. Chiedono, per la trasparenza amministrativa, di controllare i titoli presentati dai colleghi, convinti che non siano validi. E purtroppo in alcuni casi hanno ragione, non perché gli attestati siano falsi, ma magari non sono stati acquisiti entro la data stabilita dal ministero". Si racconta di toni fin troppo accesi e di funzionari costretti ad alzare la voce per riportare l´ordine. Insomma giornate di ordinario delirio, perché, come spiega Angela Marolla, che coordina le operazioni legate alle assunzioni degli insegnanti di medie e superiori della provincia di Bari "l´aspettativa è davvero tanta".
Non possono sperare nulla invece, almeno per il momento, ben 9931 lavoratori. Resteranno precari. Sono coloro che andranno a coprire i posti disponibili per i quali non ci saranno assunzioni, e quelli che sostituiranno l´esodo dei pensionati. In tutta la regione (tolte le 3680 immissioni in ruolo) restano infatti scoperti 2091 posti per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, ai quali si aggiungono le cattedre dei 3489 docenti che da settembre vanno in pensione. Ancora peggio per il personale amministrativo tecnico e ausiliario (i cosiddetti "ata"): sottratte le 739 assunzioni, restano 3.468 posti disponibili ai quali si sommano gli incarichi degli 883 neopensionati. Ma il precariato non doveva essere azzerato in tre anni? Attilio d´Ercole a capo della Cisl scuola della Puglia spiega: "Il piano delle assunzioni redatto dal ministero non ha tenuto conto dell´esodo che si sarebbe determinato di lì a poco con le richieste di pensionamento. Contando che la classe docente ha in media più di cinquant´anni, visto che non c´è stato un ricambio generazionale, tra qualche anno adranno via quasi tutti con quarant´anni di servizio. Ecco perché dovrebbe essere intensificato il piano di assunzioni, altrimenti il precariato non scomparirà mai".