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Repubblica-Bari-I precari assediano il Provveditorato

L'EMERGENZA OCCUPAZIONE C'è tempo fino a lunedì per consegnare i reclami. Scrimitore assicura che entro mercoledì le liste verranno corrette I precari assediano il Provveditorato ...

20/08/2004
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la Repubblica

L'EMERGENZA OCCUPAZIONE
C'è tempo fino a lunedì per consegnare i reclami. Scrimitore assicura che entro mercoledì le liste verranno corrette
I precari assediano il Provveditorato
Graduatorie sbagliate, migliaia di ricorsi: folla e proteste
Il termine del primo settembre per la nomina dei supplenti appare ormai un miraggio: più probabile il 20, giorno di inizio delle lezioni
La Cisl: il ministro Moratti ha cambiato i criteri per tre volte in pochi mesi, non c'è da stupirsi se ora la situazione è questa
ANNA GRITTANI


Più di mille ricorsi e l'avvio di una campagna di protesta, nella giornata della rabbia, del rancore, della rassegnazione. È iniziata presto per Paola, 37 anni, una precaria come tante e come poche perché di abilitazioni ne ha tre, tutte quelle della sua classe di concorso, italiano e storia: si è abilitata con il concorso ordinario, con il corso riservato e infine con la Ssis, la scuola di specializzazione per insegnanti. Nelle graduatorie pubblicate due giorni fa si è ritrovata con 20 punti in meno, senza neanche il titolo di preferenza per il figlio. Un pugno di mosche in mano e la vertigine per tutta quella folla. In via Re David erano più di mille a sventolare il foglietto del reclamo per gli errori in graduatoria. Per fronteggiare l'emergenza, nella sede del Csa (l'ex provveditorato), in via Re David, hanno aperto un secondo sportello.
Ma la coda è insostenibile. Ressa per consultare l'unica copia del registro delle graduatorie, ressa per consegnare il reclamo. Alla fine la coda chilometrica si snellisce, perché molti dei precari decidono di spedire il ricorso per posta, anziché consegnarlo a mano. Altri soldi per la raccomandata, altra fila, altra rabbia. Giù c'è una rappresentanza dei Cobas che, in tarda mattinata, sale dal dirigente del Csa Fabio Scrimitore per chiedere spiegazioni. "Sembrava un supermercato - commenta Paola sdegnata - il supermercato dei punti". Un vortice di numeri sbagliati, che ha fatto tornare di corsa un sacco di gente dalle vacanze. Colpa di quei cinque giorni a disposizione per il reclamo e di tutti quegli errori. I tempi sono ristretti, fino al 23, poi usciranno le graduatorie definitive, il 25. Quarantotto ore dopo, "e saranno esatte". Ne è convinto il dirigente, perché, spiega "si tratterà delle graduatorie per le sole immissioni in ruolo". Quindi compariranno i nomi indicati al di sotto delle tredici discipline per le quali sono previsti 34 posti in tutto, nella scuola media e superiore. E gli altri? "Cominceremo a lavorarci immediatamente dopo". Dal 26 agosto, dice la legge, gli incarichi ai docenti vengono gestiti dalle scuole polo. Quindi tutti i supplenti in massa saranno assunti attraverso gli istituti, dove si trasferiscono funzionari del Csa per dirigere le operazioni. I nomi delle scuole dove si sposterà la procedura, a Bari, non è ancora ufficiale. Meno che mai lo sono i tempi. Il dubbio serpeggia, nelle inquietudini dei precari: si riuscirà a nominare i supplenti per settembre? "Noi assicuriamo il nostro impegno per farcela", risponde Scrimitore. Ma poi entrando nel dettaglio, nulla è certo. "Dipende dalla quantità dei reclami"
Secondo la Cisl scuola non si farà in tempo ad assumere i supplenti entro il primo settembre: si arriverà al 20, giorno di inizio della scuola, con un bel risparmio di denaro per lo Stato. La segretaria provinciale Lena Gissi è indignata: "Abbiamo deciso di far partire una campagna di protesta con raccolta di firme a cominciare da stasera nella sede del sindacato, in via Carulli 69. Lo scopo è difendere il diritto dei lavoratori ad essere rispettati. Questo vale per i precari ma anche per i dipendenti dei Csa. Per quelle graduatorie hanno lavorato per tre mesi. A lavoro finito, sono cambiati i criteri ed era tutto da rifare, e poi per la terza volta, ancora da rifare. Il 12 agosto il ministero ha imposto di pubblicare le graduatorie, ecco perché sono finite sui registri così com'erano. Non ci sembra un modo di procedere corretto in una società civile".