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Repubblica-BAri-Il dossier di Legambiente "Scuola in liquidazione"

LA DENUNCIA Tagli e sicurezza, Puglia tra le regioni più penalizzate Il dossier di Legambiente "Scuola in liquidazione" E la Cgil: "Ancora più grave che Fitto decida ...

10/03/2004
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la Repubblica

LA DENUNCIA
Tagli e sicurezza, Puglia tra le regioni più penalizzate
Il dossier di Legambiente "Scuola in liquidazione"
E la Cgil: "Ancora più grave che Fitto decida di investire sugli istituti privati"


La scuola pubblica pugliese è in saldo. "Liquidazioni di fine stagione". È il titolo, provocatorio, dell'ultimo dossier di Legambiente, che, dati alla mano, fotografa una scuola nei cinque capoluoghi del Tacco d'Italia insicura, carente dal punto di vista formativo e lontana dai bisogni degli alunni, soprattutto da quelli più deboli. Il problema è nazionale: meno scuole, meno classi, meno insegnanti, meno sostegno e meno risorse finanziarie per l'offerta formativa, ma la Puglia è una delle regioni in cui i "saldi" sono davvero alti.
Secondo i dati del dossier di Legambiente nel biennio 2002-2003 gli investimenti sulla formazione (legge 440 del 1997) sono del 9,34 per cento in meno (nel biennio 2001-2002 era l'unica regione con un più 0, 97 per cento), se parliamo di investimenti per il sostegno a bambini handicappati addirittura i tagli salgono al 29,72 per cento, una delle percentuali più alte in Italia, nonostante gli alunni siano aumentati (la media nazionale è de l3,88 per cento). E non va meglio se si passa al capitolo sicurezza nelle scuole" dove la Puglia ha ridotto gli investimenti del 2,07 (questi dati, però sono quelli del 2002).
"Il fenomeno purtroppo - denuncia Legambiente - attraversa tutti gli ordini e gradi della scuola obbligatoria". E al dossier di Legambiente fa eco un documento della Cgil che denuncia l'intera politica regionale: "È grave, molto grave - denuncia la Camera del lavoro - oltre che probabilmente incostituzionale, che in una fase in cui si stanno pesantemente tagliando le risorse per la scuola pubblica (organici, tempo pieno e assistenza, solo per fare alcuni esempi) con rischi di depotenziamento e di caduta di qualità dell'istruzione pubblica, la Regione decida di ?investire' in direzione della scuola privata in nome di una pretestuosa ?libertà di scelta che finirà con l'aiutare pochi a scapito del "diritto" di tutti ad una scuola pubblica efficiente e di qualità".
(cri.z.)