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Repubblica-Bari-L'emergenza scuola

"Adesso è impossibile contrastare le private" È difficile la vita nei professionali. Se i...

20/09/2003
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la Repubblica

"Adesso è impossibile contrastare le private"


È difficile la vita nei professionali. Se in passato i fondi erano insufficienti, quest'anno la situazione è peggiorata. Il "Santarella" di Bari deve fare i salti mortali per migliorare l'offerta formativa. Il preside Gennaro Mesto racconta: "Si riducono i fondi d'istituto e non esistono più quelli per le aree a rischio. E per di più dobbiamo vincere la sfida con le private. Non possiamo ridurre l'offerta: puntiamo sul volontariato dei docenti, sulle sponsorizzazioni private e sui risparmi dell'anno scorso. Ma la sofferenza è tanta".
GIULIO CESARE
"Attingiamo le risorse dai corsi di recupero"


"Da quest'anno dirigo l'Itc "Giulio Cesare" di Bari", dice Antonio Guida. "Fino all'anno scorso, al "Colamonico" di Acquaviva, il fondo d'istituto costituiva per fortuna solo il 30 per cento delle risorse, che per la maggior parte derivavano da finanziamenti europei. Anche al "Giulio Cesare" la progettualità è spinta in quella direzione perché riesce a motivare maggiormente i docenti. Se poi il fondo d'istituto è inadeguato, facciamo ricorso ai finanziamenti per i corsi di recupero".
ROMANAZZI
"Qui riduciamo i danni stringendo la cinghia"


Cecilia Pirolo, dirigente dell'Itc "Romanazzi" di Bari, quantifica in circa 20mila euro la perdita sul fondo d'istituto, con il quale si realizzano attività di sostegno all'offerta formativa. "Per fortuna nel nostro caso si tratta di briciole rispetto ai fondi europei che finanziano i nostri progetti", dice. "Il problema però è un altro: abbiamo appreso in corso d'opera che avrebbero ridotto il fondo del 20 per cento e non è la prima volta. Se non avessimo contenuto le spese, ci saremmo trovati in difficoltà".
GIOVANNI XXIII
"Abbiamo rinunciato all'indirizzo musicale"


È difficile formulare un'offerta formativa pari a quella dell'anno scorso per le medie. La "Giovanni XXIII" di Adelfia, diretta da Eugenio Scardaccione, non è riuscita a ottenere l'indirizzo musicale e ha delle a offrire i bilinguismo tanto richiesto dalle famiglie. "Non abbiamo più le risorse stanziate l'anno scorso - dice il preside - così dobbiamo prelevare soldi dal fondo d'istituto già ridotto. Se gli enti locali non ci aiutano, dovremo sacrificare corsi come quello di recupero per i ragazzi disagiati e quello per l'educazione stradale".