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Repubblica/Bari: La Cgil: "Isolare i corrotti"

La compravendita di esami, il ricatto verso studenti e studentesse, l´ulteriore sviluppo giudiziario di una vicenda che ha visto coinvolti due docenti e quattro lavoratori della facoltà di Economia

12/04/2008
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la Repubblica

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«Dobbiamo isolare i corrotti nelle Università ma anche nella società». È quanto invocano la Cgil e la Flc di Puglia e Bari. Le organizzazioni sindacali spiegano in un documento: «La compravendita di esami, il ricatto verso studenti e studentesse, l´ulteriore sviluppo giudiziario di una vicenda che ha visto coinvolti due docenti e quattro lavoratori della facoltà di Economia di Bari, impone un enorme sforzo collettivo in direzione della trasparenza e della legalità». Per le due sigle è «positivo che l´Ateneo barese abbia avviato un processo moralizzatore anche adottando il codice etico. Ma anche nella società civile - scrivono - va contrastata l´idea che la corruzione è male inevitabile e inestirpabile, che le raccomandazioni sono normali». Cgil e Flc di Puglia e di Bari chiedono «che il codice etico venga adottato da tutte le Università pugliesi». Ma non solo: inviti sono rivolti ai rettori perché «a conclusione degli iter giudiziari annullino le lauree degli studenti coinvolti e aprano un tavolo di confronto per la stabilizzazione dei precari». Invocano «una rivisitazione complessiva delle regole di accesso e di reclutamento del personale, e un confronto con il ministro per i criteri sulle facoltà a numero chiuso». E ancora, che «la Regione Puglia vincoli i finanziamenti alle Università all´adozione preventiva del codice etico».

"Isolare i corrotti"

«Dobbiamo isolare i corrotti nelle Università ma anche nella società». È quanto invocano la Cgil e la Flc di Puglia e Bari. Le organizzazioni sindacali spiegano in un documento: «La compravendita di esami, il ricatto verso studenti e studentesse, l´ulteriore sviluppo giudiziario di una vicenda che ha visto coinvolti due docenti e quattro lavoratori della facoltà di Economia di Bari, impone un enorme sforzo collettivo in direzione della trasparenza e della legalità». Per le due sigle è «positivo che l´Ateneo barese abbia avviato un processo moralizzatore anche adottando il codice etico. Ma anche nella società civile - scrivono - va contrastata l´idea che la corruzione è male inevitabile e inestirpabile, che le raccomandazioni sono normali». Cgil e Flc di Puglia e di Bari chiedono «che il codice etico venga adottato da tutte le Università pugliesi». Ma non solo: inviti sono rivolti ai rettori perché «a conclusione degli iter giudiziari annullino le lauree degli studenti coinvolti e aprano un tavolo di confronto per la stabilizzazione dei precari». Invocano «una rivisitazione complessiva delle regole di accesso e di reclutamento del personale, e un confronto con il ministro per i criteri sulle facoltà a numero chiuso». E ancora, che «la Regione Puglia vincoli i finanziamenti alle Università all´adozione preventiva del codice etico».


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