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Repubblica-Bari-La scuola pugliese batte cassa

I fondi a disposizione dei dirigenti sono stati ridotti anche del 50 per cento. Le preoccupazioni dei sindacati La scuola pugliese batte cassa La Cgil: "Il governo ha messo in ginocch...

20/09/2003
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la Repubblica

I fondi a disposizione dei dirigenti sono stati ridotti anche del 50 per cento. Le preoccupazioni dei sindacati
La scuola pugliese batte cassa
La Cgil: "Il governo ha messo in ginocchio gli istituti pubblici"
In molti casi si è deciso di procedere riducendo le risorse per il bilinguismo
I timori aumentano alla vigilia del varo della Finanziaria da parte dell'esecutivo
ANNA GRITTANI


Una sforbiciata del 20 per cento al fondo d'istituto, una riduzione a metà delle risorse per il funzionamento delle scuole, una perdita del 50 per cento dei finanziamenti sull'offerta formativa (legge 440 del 1997) devoluta alla causa della sperimentazione della riforma Moratti nelle elementari. E la scuola pubblica pugliese, nell'anno scolastico appena iniziatosi, è già in ginocchio. Sola nella sfida contro le private. Sola, ma intenzionata a resistere uscendone a testa alta. Come? Con i risparmi degli anni scorsi, con il volontariato dei docenti, con i progetti finanziati dalla Unione europea e anche con le sponsorizzazioni chieste agli enti locali e ai privati. Quest'anno c'è chi non potrà realizzare iniziative didattiche allo stesso livello di quelle dell'anno scorso; c'è chi, alle medie, non avendo ricevuto più le risorse per il bilinguismo, deve attingere al già ridotto fondo di istituto perdendo la possibilità di realizzare corsi di recupero per i ragazzi disagiati; c'è chi si è completamente affidato alla propria capacità di progettare e, grazie a questa, di dirottare nelle proprie casse fondi europei. Ma non tutti, purtroppo, ne sono capaci.
E l'anno prossimo? Mentre si prepara la nuova Finanziaria, il mondo delle scuola trema. Attilio D'Ercole, segretario regionale della Cisl scuola, non nasconde i propri timori: "L'anno scorso il decreto taglia spese tolse le certezze sull'entità dei fondi alle scuole. Adesso, con la Finanziaria alle porte, si rischia un'ulteriore riduzione". Gli fa eco Andrea Misceo (Uil): "Se questo dovesse avvenire, gli istituti pubblici sarebbero nella completa impossibilità di lavorare. Vorrebbe dire che l'intento del governo è minarli alla base, evidentemente per distruggerli". Proprio su questi temi la Cgil della Puglia è impegnata in un direttivo nazionale a Roma. "Usciremo con vari ordini del giorno per vedere come fronteggiare la situazione - anticipa il segretario regionale Gianni Milici - Noi riteniamo che tutto ciò che riduce le risorse sia un attacco al sistema dell'istruzione uguale per tutti".
Il sindacato di Epifani non manda giù il bonus alla private e le risorse destinate alle sperimentazioni della riforma Moratti. La primaria (ex elementare) assorbe quest'anno il 50 per cento degli stanziamenti che fino all'anno scorso erano destinati all'offerta formativa di tutte le scuole secondo la legge 440. Metà delle risorse finisce nelle casse di chi sperimenta in tutto (inglese, informatica, tutor e programmi) o in parte (soltanto inglese e informatica) la riforma. Restano più povere che mai le scuole medie e le superiori che non riescono ad accaparrarsi fondi europei. Alla terza area dei professionali - che per legge e non per sperimentazione - si occupa di stage aziendali per gli studenti, non è rimasto più nulla. Se poi si parla del fondo d'istituto, i parametri sono ancora quelli del 1979. Oggi per ogni docente ci sono 330 euro dalle materne alle medie, ai quali si aggiungono 438 euro alle superiori. A parte la svalutazione, quest'anno alla cifra generale richiesta dalle scuole viene tolto il 20 per cento: le scuole potranno cioè godere del finanziamento dell'80 per cento delle attività messe in campo.
Un altro capitolo non di poco conto è quello delle spese per il funzionamento ordinario delle scuole (che includono per esempio i costi di cancelleria): la riduzione tocca il 50 per cento delle risorse. "Il bonus per le paritarie e le sperimentazioni della riforma vanno a ridurre le risorse ordinarie - si arrabbia Gianni Milici - Si cerchino altrove i fondi per tutto ciò, allora, altrimenti continueranno a essere tolti alla quantità e alla qualità del tempo scuola". La Cgil scuola della Puglia, nel direttivo romano, sta organizzando le azioni dei prossimi mesi. Ma l'intento è coinvolgere altri sindacati per portare avanti iniziative unitarie.