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Repubblica/Bari: Meno alunni, tagliate 1331 cattedre

Record di decurtazioni d´organico in Puglia: i sindacati protestano, vertice al provveditorato

25/01/2008
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la Repubblica

ANNA GRITTANI

La previsione è la peggiore mai registrata fino ad oggi: la scuola della Puglia a settembre dovrà fare a meno di 1331 posti di docente. Il numero è rimbalzato ieri da Roma ed è provvisorio, ma di un rilievo tale che il solo citarlo rende la "situazione incandescente" nelle nostre scuole, che lamentano da anni il problema delle classi sovraffollate. Il taglio riguarda gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, dalla materna alle superiori ed è il frutto della scellerata unione di denatalità e legge Finanziaria. I sindacati sono già in rivolta, tanto che la Cisl ha annunciato per la mattina di sabato 9 febbraio il "Day scuola Cisl", iniziativa di mobilitazione che si svolgerà in molte piazze della Puglia. Uno sfoltimento di posti di lavoro mai registrato fino ad oggi, il più alto dal 2002, batte persino il record dell´anno scorso quando furono tagliati tra organico di diritto (il numero di cattedre consolidate) e organico di fatto (cioè i posti aggiuntivi definiti poco prima dell´inizio di ogni anno scolastico per adeguare il personale alle esigenze effettive delle scuole) 1027 posti. La notizia è arrivata dalla Capitale nel primo pomeriggio di ieri, al termine di una mattinata caotica sul fronte scuola. Attilio D´Ercole il numero uno della Cisl scuola della Puglia lancia l´allarme da Roma: "La situazione della scuola diventa incandescente. Delle 10mila cattedre da tagliare in tutta Italia l´80 per cento è concentrato tra Puglia, Campania, Calabria e Sicilia". La previsione per la Puglia elaborata dai tecnici del ministero retto da Giuseppe Fioroni, è di 1331 posti in meno per un calo demografico di 6mila alunni. L´ipotesi – racconta d´Ercole - è quella di dividere in due il taglio, la maggior parte in organico di diritto, si parla di 1200 posti, il resto in organico di fatto".
Proprio ieri mattina, questa volta a Bari, i dirigenti scolastici erano in riunione con il provveditore Fabio Scrimitore. Lena Gissi, che dirige la segreteria provinciale della Cisl scuola lancia l´allarme: "Tagliare così il personale vuol dire incentivare l´illegalità. I dirigenti devono tener conto delle norme che disciplinano la sicurezza negli ambienti scolastici, anche perché in caso di problemi rischiano dai tre ai sei mesi di reclusione più una pena pecuniaria". Fabio Scrimitore però stempera i toni: "Io non vedo situazioni drammatiche anche perché i dati delle iscrizioni non ci sono ancora. Se c´è un decremento della popolazione scolastica è normale che ci sia meno personale. I dirigenti devono soltanto determinare la capacità ricettiva delle scuola. Di certo non saranno accolti ragazzi oltre i limiti". Una serenità non condivisa dal segretario regionale della Flc-Cgil della Puglia che annuncia grandi battaglie, Paolo Peluso: "La Puglia ha già pagato troppo in termini di organici".