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Repubblica-Bari-Quei dati sono sbagliati

dirigente del "Romanazzi" accusa il ministero: i parametri non sono aggiornati "Quei dati sono sbagliati" La preside Pirolo: confusione con i licei "Qui si gioca con la se...

30/08/2002
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la Repubblica

dirigente del "Romanazzi" accusa il ministero: i parametri non sono aggiornati
"Quei dati sono sbagliati"
La preside Pirolo: confusione con i licei
"Qui si gioca con la serietà di una scuola Questa lista ci sta destabilizzando"
ANNA GRITTANI


Novantuno nomi, chiari come il sole, che possono cambiare la vita di una regione. L'elenco commissionato da Letizia Moratti è finito, attraverso le pagine di "Repubblica", sulla scrivania dei dirigenti didattici, che, penna in una mano dati nell'altra, iniziano a fare i conti (i loro conti) e a trarre le conclusioni. La reazioni sono sintetizzabili in una parola forte, perché qualsiasi sia il significato di quella lista: "dimensionamento" per la Cgil, "studio preliminare" per il direttore scolastico regionale Giuseppe Fiori, essere finiti lì dentro non piace a nessuno. In particolare a Cecilia Pirolo, dirigente del "Romanazzi", istituto tecnico commerciale di grande prestigio a Bari. Per di più con oltre 900 alunni e attrezzature all'avanguardia. "Ecco che tutto si spiega" sbotta. Non c'è neanche un liceo nell'elenco. Il motivo è semplice: nei licei si fanno 27 ore settimanali, noi ne facciamo 36, è naturale che abbiamo più docenti. Ma di questo non si tiene conto nella lista".
Un sospiro e poi: "Ecco cosa succede quando si ritiene che uno strumento informatico viaggi da solo senza l'intervento dell'intelligenza dell'uomo". Il che, detto dalla presidenza della scuola dove l'informatica regna sovrana, è una frase particolarmente densa di significato. Ma, si sa, tra parole e numeri c'è sempre un abisso. Le cifre non permettono di cogliere tutta una serie di sfumature. Il numerino scritto accanto al nome Romanazzi è 9,46, cioè 0,04 punti al di sotto del limite fissato dalla commissione che ha stabilito come parametro della scuola "senza sprechi", nove virgola cinque ragazzi per ogni docente. Non la manda giù Cecilia Pirolo. "Qui si gioca con la serietà di una scuola. Questa lista sta destabilizzando l'utenza dell'istituto". Il direttore regionale dell'Istruzione Giuseppe Fiori, da Roma per un incontro con i dirigenti del ministero, regala parole consolatorie. "Il "Romanazzi" non chiuderà, così come non verranno toccati il "Panetti" e il "Pitagora". Sono eventualità lontane dalla realtà". Ma allora perché queste scuole sono entrate a far parte della lista? E soprattutto, se è vero che la lista è uno "studio preliminare", che validità scientifica può avere visto che i parametri sui quali si basa non tengono conto del rapporto tra ore di lezione e docenti? L'osservazione della dirigente Cecilia Pirolo, donna acuta e rigorosa, non cadrà nel vuoto. C'è da giurarci.