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Repubblica/Bari: Sezioni primavera alla materna promosse solo le scuole private

Il Comune di Bari boccia le strutture pubbliche per la carenza di documenti presentati

15/09/2007
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la Repubblica

l´insegnante Sono stata io stessa, ad agosto, ad inoltrare al Municipio una formale richiesta di sopralluogo, come ci avevano chiesto, ma non mi risulta sia arrivato nessuno
ANNA GRITTANI

Il sogno delle sezioni primavera nella città di Bari, somiglia sempre più ad una disfatta. Per i bambini dai due ai tre anni che avrebbero potuto usufruire di questo progetto scolastico del tutto nuovo, a metà tra nido e scuola dell´infanzia, adesso serve un "miracolo". Il Comune di Bari ha autorizzato infatti meno della metà dei progetti già approvati dal ministero della Pubblica istruzione. In pratica sono fuori 140 bambini dei 240 totali. I progetti autorizzati appartengono tutti a materne private. Le scuole "escluse" non hanno presentato in tempo i documenti richiesti dall´assessorato alla solidarietà sociale. Il fatto curioso è che tra le istituzioni non "benedette" dall´autorizzazione, figurano gli stessi nidi comunali, i tre che si erano candidati per la sperimentazione, e l´unica scuola statale, la "Balilla" che, come le altre, aveva riscosso invece l´approvazione del progetto da parte del Ministero.
Le autorizzazioni dovevano essere concesse e trasmesse al ministero entro oggi per poi passare alla fase successiva: la concessione del contributo statale, che oscilla dai 25mila ai 30mila per ogni classe (nella scuola materna si chiama sezione) istituita. Ieri il lavoro alla ripartizione per la solidarietà sociale era febbrile ma a fine giornata le scuole autorizzate sono state: il Girasole, College Orlando, La coccinella, Scuola dell´infanzia Alberotanza, Istituto M.C. Merloni. Tre laiche e due religiose, tutte private. Le autorizzazioni lunedì saranno inviate al Ministero e alle stesse scuole. Sono fuori le altre sette scuole, a cominciare dai nidi comunali (Japigia, Villari, Argenti), continuando con l´unica statale, il circolo didattico "Balilla", per finire con le private Segen Scuola dei Fiori, Scuola infanzia P. Modugno, Filippo Smaldone. La ragione, spiegano alla ripartizione, è il mancato invio di documenti più volte sollecitati. L´assessore Susi Mazzei assicura: "Se ci fossero arrivati, avremmo lavorato anche di notte pur di accontentare le famiglie". Si stupisce Tiziana Papadia, vicaria della dirigente della "Balilla": "Sono stata io stessa, ad agosto, ad inoltrare al Comune una formale richiesta di sopralluogo, come ci avevano chiesto dalla ripartizione, non mi risulta sia arrivato nessuno".
Ma come mai hanno tardato anche i nidi comunali? L´assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Martino, spiega: "La ripartizione ha dovuto seguire un criterio unico. Sono state chieste pratiche relative agli immobili che fanno parte del patrimonio del Comune. Si sta lavorando in questo senso e presto il problema sarà risolto". La domanda a questo punto è d´obbligo: è tutto perduto, i 140 posti per i bimbi di due anni e i corrispondenti 210mila euro? Lucrezia Stellacci, il direttore dell´Ufficio scolastico regionale, è indignata: "È assurdo che un intoppo burocratico legato al ritardo nella consegna dei documenti, impedisca alle famiglie di ricevere un servizio così importante. Tenterò tutte le strade possibili perché il finanziamento già approvato dal ministero, arrivi alle nostre scuole". Del resto la sperimentazione delle sezioni primavera in Puglia è stato un boom. Con 112 progetti approvati, la nostra è la terza regione in Italia. A Bari, in particolare, la domanda è altissima. Lo sanno bene al circolo "Balilla", dove ogni giorno è una pioggia di richieste.


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