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Repubblica/Bari: Università una legge come modello

la legge regionale della Puglia per incentivare l´alta formazione dei suoi giovani e favorirne il rientro a studi ultimati è un passo giusto

09/08/2006
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la Repubblica

LE IDEE
Università una legge come modello

LUCIANO MODICA

Caro direttore, la legge regionale della Puglia per incentivare l´alta formazione dei suoi giovani e favorirne il rientro a studi ultimati è un passo giusto. Si tratta di una iniziativa per offrire a tanti giovani studenti talentuosi o con pochi mezzi economici, una opportunità unica. Spesso abbiamo parlato di necessità di incentivare la mobilità universitaria; ebbene questa è sana e virtuosa e non "estorta", solo se viene supportata dai mezzi finanziari necessari. La mobilità senza mezzi è spesso un sacrificio che in molti non si possono permettere, mentre il modello pugliese è vincente perché offre opportunità in cambio di un piccolo impegno "etico" e prosegue " già la Regione Basilicata si era mossa in questa direzione.

Loro hanno indubbiamente tracciato il cammino fornendo un modello a un Mezzogiorno che ha nei suoi giovani e nei suoi talenti una autentica risorsa inesauribile.
In Italia siamo troppo poco abituati a valutare le persone per quello che valgono veramente e ad offrire loro una opportunità concreta solo sulla base di ciò che sono o saranno in grado di fare. I giovani e le donne sono i più penalizzati da questo sistema "strabico" di valutazione delle persone e il paese ne risente in tutte le sue articolazioni.
Il sistema-Italia e in esso in particolare l´Università, hanno un bisogno vitale di valorizzare il merito e il talento, o meglio, i talenti, delle persone, soprattutto se questi possono poi mettere le competenze acquisite fuori o all´estero, al servizio dello sviluppo delle aree da cui provengono. Recentemente ho partecipato al G8 istruzione a Mosca; ebbene il Ministro delle politiche formative dell´India è una capacissima donna di 29 anni. I paesi emergenti che tra pochi anni saranno le vere superpotenze mondiali investono diversamente da noi sui giovani. È evidente che noi su questo siamo ancora troppo indietro.
Questa politica di "rientro dei cervelli" posta in essere dalla Regione Puglia ha indubbiamente un costo economico nel breve periodo, ma si tratta dell´investimento più remunerativo che un ente pubblico possa immaginare, perché è un investimento sul suo stesso futuro.
Il Ministro Mussi ha inaugurato un tavolo permanente con gli assessori regionali perché il coordinamento con il territorio e la circolazione delle "best practicies" in tema di formazione universitaria è fondamentale. L´autonomia universitaria e l´accresciuto protagonismo normativo delle regioni e degli enti locali non consentono più una visione tutta "romana" delle politiche di formazione universitaria e post-lauream.
In questa prospettiva, iniziative come quella pugliese ci aiutano moltissimo in un quadro tutt´altro che entusiasmante per le finanze pubbliche. È triste dirlo, ma non ci si può esimere da una presa d´atto della situazione: la Moratti prima di andare via ha "avvelenato i pozzi".
Abbiamo trovato prosciugati persino i capitoli di bilancio relativi al funzionamento della struttura ministeriale. In queste condizioni è difficile sostenere nell´immediato la grandissima esigenza formativa che il paese e in particolare il mezzogiorno avverte.
La Regione Puglia con questa legge dà una mano concreta all´Italia e a se stessa, perché sono certo che i suoi giovani sapranno ricambiare alla grande questo investimento che viene fatto oggi su di loro.

sottosegretario all´Università e alla ricerca