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Repubblica/Bologna: Cinque milioni di euro contro la dispersione e per l´integrazione degli studenti stranieri

Resta il nodo del precariato dei docenti che in città sfiora il 40 per cento

12/09/2006
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la Repubblica

PRIMO GIORNO SUI BANCHI
Inizio ufficiale il 19 ma molti istituti avvieranno le lezioni nei prossimi giorni. Marcheselli: tutti daranno il meglio
Scuola al via per 96 mila
Giovedì il ministro Fioroni al Manzoni con gli insegnanti

ILARIA VENTURI

SCUOLA al via per 96mila bambini e ragazzi bolognesi. Il taglio del nastro ufficiale per l´Emilia Romagna è il 19 settembre, ma la maggioranza degli istituti farà partire tra domani e giovedì le lezioni di accoglienza e di recupero. Dopo gli anni di Letizia Moratti che mai era arrivata a Bologna, sarà il ministro a benedire l´inizio dell´anno scolastico. Giuseppe Fioroni incontrerà i dirigenti e gli insegnanti giovedì alle 14.30 al teatro Manzoni. Il direttore del centro servizi amministrativi Paolo Marcheselli, nel suo messaggio inaugurale, non nasconde le ombre, «risorse finanziare, precari, un assetto di riforma ancora indefinito», ma si dice certo «che la scuola bolognese saprà offrire il meglio di se stessa». «Sapremo cogliere - continua - nella presenza del ministro in città il senso di un´attenzione anche alla quotidianità dei problemi». La scuola comincia per 11.459 piccoli della materna, 36.209 bambini delle elementari, 20.436 alunni delle medie e 27.700 studenti delle superiori. Complessivamente in Emilia Romagna saranno 465.502 gli studenti a sedersi tra i banchi, diecimila e 400 in più dello scorso anno, con una presenza di oltre 50mila stranieri. Gli insegnanti nelle aule statali saranno 40.100 e quelli di sostegno 5.415. Saliranno in cattedra 598 docenti e 655 insegnanti di sostegno in più rispetto all´anno scorso. Molti i problemi aperti. Il nodo denunciato dai sindacati è quello del precariato degli insegnanti. «A Bologna sfiora il 40%», denuncia Sandra Soster della Cgil-Flc. Lamberto Benini, segretario regionale Csil scuola, concorda: «Rispetto agli anni precedenti la situazione è andata meglio sia per i tempi pieni che per la materna. Ancora poche però sono le immissioni in ruolo. Occorre rimettere ordine al caos che c´è». E poi c´è il problema dei dirigenti che quest´anno devono seguire due scuole da mille e più alunni ciascuna. «Spero di arrivare a fine mese», ironizza Alessandra Francucci alla guida al X Circolo e del Comprensivo 3. «Settembre è sempre problematico per la scuola, con due istituti è quasi insostenibile. Speriamo si ottenga l´esonero dall´insegnamento del preside vicario per averlo come aiuto a tempo pieno». La richiesta sarà presentata anche al ministro giovedì. «La scuola è pronta per partire», commenta Maria Amigoni dell´Istituto comprensivo 11. «Problemi? Quello del sostegno, dove mancano persone specializzate». «A livello di docenti abbiamo un quadro rassicurante», è l´opinione di Sofia Gallo del liceo Galvani. «Abbiamo quattro classi in più e stiamo lavorando per trovare gli spazi idonei. L´augurio per quanto riguarda noi presidi è quello di offrire sempre più un servizio di qualità: l´obiettivo è coltivare il benessere a scuola. Non è facile». Il disagio scolastico, con bocciature e promossi con debiti formativi che superano il 30% alle superiori (sino a superare il 50% nei primi due anni degli istituti professionali), è un capitolo aperto. Per questo la Regione si sta muovendo. A cominciare da oltre cinque milioni di euro stanziati contro la dispersione scolastica e per aiutare l´integrazione degli studenti stranieri. Il piano varato dalla giunta regionale prevede l´assegnazione, entro il 2006, di quattro milioni per i progetti che le scuole presenteranno direttamente alla Regione, per combattere l´abbandono fra i 14 ed i 17 anni. Un fenomeno che in Emilia Romagna riguarda il 6 per cento della popolazione scolastica e che l´assessore alla scuola di viale Aldo Moro Paola Manzini vuole almeno dimezzare nei prossimi anni. Il resto del finanziamento, circa un milione, sarà destinato alla formazione dei docenti. «Questo piano - commenta l´assessore Manzini - è la dimostrazione che abbiamo a cuore l´andamento scolastico dei ragazzi ed il loro successo formativo».