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Repubblica-Bologna-"Cinque prof per mille studenti"

Sindacati allarmati dopo l'incontro con il Centro servizi amministrativi: "È un dramma" "Cinque prof per mille studenti" Emergenza insegnanti nei licei e negli istituti tecnici ...

24/03/2005
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la Repubblica

Sindacati allarmati dopo l'incontro con il Centro servizi amministrativi: "È un dramma"
"Cinque prof per mille studenti"
Emergenza insegnanti nei licei e negli istituti tecnici
"Si conferma l'attacco alla scuola pubblica"
ILARIA VENTURI


EMERGENZA insegnanti nei licei e istituti professionali e tecnici. Il prossimo anno si presenteranno a lezione 1035 alunni in più, con quasi il raddoppio - da 313 a 522 - degli studenti disabili. E il ministero ha concesso solo cinque cattedre in più che forse diventeranno diciotto con una "aggiunta" di tredici. Poi più nulla.
I sindacalisti della scuola usciti ieri dal primo incontro sugli organici nelle superiori di secondo grado con il Centro servizi amministrativi hanno facce sconsolate, questa volta la coperta è davvero stretta da qualsiasi parte la si voglia tirare. "Un dramma, abbiamo cominciato con i problemi di tagli alle materne e alle elementari per il tempo pieno, ma ora la sofferenza alle superiori è ancora più elevata", commenta Nara Orsi della Cgil. "Più di così, sono dati che si commentano da soli, si conferma la distruzione da parte di questo governo della scuola pubblica". Il boom degli iscritti conferma una tendenza degli ultimi anni e che la riforma Moratti ha acuito: la corsa verso i licei, soprattutto scientifici. Secondo i dati dei sindacati, discussi ieri al tavolo con il Centro servizi amministrativi, il Fermi ha chiesto una classe prima in più, il Copernico e il Sabin ne hanno chieste due in più, il Righi e il liceo artistico tre, il Minghetti cinque, il Leonardo da Vinci di Casalecchio sei. Una classe in più è stata chiesta anche dal liceo di Budrio, due in più dal liceo di San Giovanni in Persiceto. Tra gli istituti crescono le Aldrovandi Rubbiani e il Manfredi con due classi in più, il Pacinotti e il Serpieri con una in più. Al di là di chi cala o di chi cresce - i dati non sono definitivi - rimane il problema della mancanza di cattedre per coprire l'aumento di iscritti in una situazione dove già sono state a rischio quest'anno le supplenze. La discussione è aperta, mentre gli organici delle elementari ormai sono stati definiti con 40 classi in meno (50 per il sindacato) di tempo pieno e 33 cattedre in meno rispetto all'aumento dei bambini. "E' questo il dato più sconfortante, hanno anche abolito cinque posti in carcere - commenta Patrizia Prati della Cisl scuola - la scuola dell'obbligo va difesa a oltranza, invece ormai i giochi sono fatti e questo è difficile da mandare giù. Non vuol dire che non sia drammatico il problema anche delle superiori, si passa di emergenza in emergenza". Tra le soluzioni che si prospettano e che i sindacati rifiutano ci potrebbe essere quella di formare classi intermedie da trenta alunni. Alle medie inferiori, infine, tutte le classi chieste verranno date. Quello che sarà tagliato sarà il tempo prolungato a favore dell'orario settimanale a 27 ore. Le classi concesse non a tempo prolungato sono soprattutto nelle scuole medie della provincia (Sasso Marconi, Grizzana, Argelato, Castello d'Argile, Castello di Serravalle, Borgonuovo), ma anche - risulta ai sindacati - anche alle medie Irnerio.