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Repubblica-Bologna-Festa-protesta con professori, studenti e ricercatori

La manifestazione è convocata per domani alle 15,30 sotto il Nettuno. "Contro i tagli e il precariato" Gli anti-Moratti uniti in piazza Festa-protesta con professori, studenti e rice...

11/02/2005
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la Repubblica

La manifestazione è convocata per domani alle 15,30 sotto il Nettuno. "Contro i tagli e il precariato"
Gli anti-Moratti uniti in piazza
Festa-protesta con professori, studenti e ricercatori
ILARIA VENTURI


GLI insegnanti della scuola elementare annunciano il boicottaggio dei test di valutazione sull'apprendimento dei bambini. I docenti delle superiori preparano uno sciopero. I ricercatori bloccheranno la didattica in Ateneo. E come primo passo, tutti in piazza. Di nuovo. Si riapre la stagione delle lotte nel mondo della scuola e dell'università. Insieme. Le riforme del ministro Moratti scontentano tutti. E così domani alle 15.30 in piazza Nettuno ritorna la contestazione unitaria. Una festa protesta, in stile carnevalesco, con bambini e studenti per il mondo della scuola e con i ricercatori universitari che si vestiranno a lutto mettendo in scena la morte della ricerca. Ciascuno con le proprie ragioni, ma c'è un filo conduttore che unisce, fa notare Gianluca Gabrielli, maestro alle elementari Fortuzzi e voce del coordinamento a difesa del tempo pieno: "Da noi tagliano il tempo pieno, che vuole dire gratuità, e colpiscono la libertà di insegnamento. E così avviene per l'Università. I ricercatori avranno lo stesso destino dei nostri supplenti: sempre più precariato".
La scuola si mobilita anche in vista della sforbiciata sugli organici che tutti temono visto i tagli imposti dalla Finanziaria.
Con l'arrivo della riforma delle scuole superiori si stanno moltiplicando anche le assemblee dei docenti e le prese di posizione contro il disegno di legge. Ieri alle Rubbiani in un'assemblea dei Cobas si è parlato di iniziative di protesta, dagli incontri con i genitori sino allo sciopero.
I ricercatori universitari sono sul piede di guerra per l'arrivo alla Camera il 21 febbraio del disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti che cancellerà il loro ruolo (che andrà ad esaurimento) aumentando il precariato. Una riforma che già aveva scatenato manifestazioni e che aveva portato il rettore a indire un'assemblea in Santa Lucia a fine ottobre. Nei giorni scorsi, a seguito di un documento della Conferenza nazionale dei rettori (Crui), contestato dai ricercatori "perché in linea con il disegno di legge del governo", lo stesso Calzolari aveva annunciato al consiglio di amministrazione dell'Ateneo di volersi dimettere dal comitato di presidenza della Crui, in cui ha la delega per le relazioni internazionali. La proposta contestata sdoppia la figura dei ricercatori in professori aggregati e aggregati alla ricerca.
Dimissioni per ora ritirate. "L'assemblea della Crui ha modificato la posizione con un documento vicino alle mie tesi - dichiara Pier Ugo Calzolari, ieri a Roma - Ora si parla di un solo e nuovo ruolo per i ricercatori, ha prevalso la mia posizione. Per ora sono abbastanza soddisfatto, staremo a vedere in futuro". Nel documento approvato dall'assemblea straordinaria della Crui il 4 febbraio si parla di "un nuovo ruolo della docenza universitaria in cui possano rientrare anche gli attuali ricercatori". Intanto i ricercatori chiedono al rettore un incontro ("Sono disponibile", fa sapere a stretto giro di posta), consegneranno ai parlamentari Titti De Simone e Giovanna Grignaffini le 1500 firme raccolte in una sola giornata a sostegno della loro battaglia. Il 21 febbraio occuperanno simbolicamente il rettorato e sino al 26 attueranno il blocco della didattica aderendo alla settimana nazionale di mobilitazione