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Repubblica-Bologna-L'accusa dei sindacati: mille famiglie senza il tempo pieno

Sos scuola, mancano 80 maestri L'accusa dei sindacati: mille famiglie senza il tempo pieno Il problema è dovuto all'aumento di un migliaio di alunni per il quale il ministero...

15/03/2005
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la Repubblica

Sos scuola, mancano 80 maestri
L'accusa dei sindacati: mille famiglie senza il tempo pieno
Il problema è dovuto all'aumento di un migliaio di alunni per il quale il ministero ha concesso solo 19 insegnanti
ILARIA VENTURI


OLTRE ottanta docenti in meno nelle scuole elementari di Bologna. Arrivano i tagli attesi e temuti da dirigenti scolastici, sindacati e genitori. E sono pesanti. Non solo perché oltre mille famiglie non avranno il tempo pieno richiesto per i loro figli. Ma anche perché per la prima volta quest'anno c'è un "buco" di 33 maestri: senza di loro non vengono meno solo le "lezioni al pomeriggio", manca proprio la scuola. La denuncia arriva dai sindacati usciti infuriati dal primo confronto sugli organici assegnati dal Ministero all'istruzione all'Emilia Romagna e ripartiti dall'Ufficio scolastico regionale alle province. In regione sono arrivati 66 posti in più. "Ma nell'assegnazione per province la situazione si è aggravata su Bologna", spiega Patrizia Prati, segretario della Cisl scuola. "A questo punto la situazione è disastrosa", è il commento di Bruno Guidi della Cgil scuola. "Non hanno nemmeno tenuto conto dell'aumento dei bambini".
Il problema infatti è che a Bologna aumentano gli alunni: 1047 in più alle elementari tra quelli iscritti a gennaio 2004 e quelli iscritti a gennaio 2005. Ma a fronte di questo baby boom tra i banchi il Ministero ha concesso solo 19 cattedre aggiuntive. Risultato, lo stesso centro servizi amministrativi (ex provveditorato) ha presentato ieri pomeriggio la carenza di 33 cattedre. Con una via di uscita che lascia insoddisfatti i sindacati. Per coprire il vuoto di organico saranno infatti utilizzati gli insegnanti di inglese. Su 170 cattedre dell'organico di diritto per l'inglese (quello stabilito in questi mesi sulla carta) 33 saranno utilizzate non più solo per le ore di seconda lingua. Si tratta di cattedre senza titolare e quindi di insegnanti precari. "Doppio danno - spiega Patrizia Prati - così nessuno ci dà garanzie che sarà tutelato il diritto dei bambini a studiare la lingua straniera". In realtà con la riforma Moratti l'insegnamento dell'inglese può essere svolto dagli stessi maestri che seguono i bambini sulle altre materie purché specializzati.
"Peccato - fanno notare i sindacati - che i corsi per la qualificazione siano appena partiti e che non tutti abbiano l'abilitazione per la lingua inglese o francese". Ricomincia così il tormentone degli organici ridotti, una coperta sempre più stretta per una scuola che cresce in numero e domanda di qualità.
Altro capitolo dolente, il tempo pieno. Sono una cinquantina, fanno i conti i sindacati, le sezioni di tempo pieno non concesse. Quaranta, dice il Csa. Tra queste anche quelle che l'anno scorso erano partite senza e che quest'anno lo reclamano. Il tempo pieno è stato invece confermato solo per le 915 sezioni esistenti. Anche l'anno scorso, nello stesso periodo, non furono confermate quaranta sezioni di tempo pieno. Un taglio che scatenò la protesta delle famiglie e portò in piazza bambini e genitori. "La situazione si sta evolvendo in peggio rispetto all'anno scorso", dice Patrizia Prati "quest'anno il taglio è già nell'organico di diritto ed è sostanziale". E Bruno Guidi avverte: "Sembra che andrà peggio nelle scuole superiori dove si preannunciano solo cinque cattedre in più rispetto a un aumento di ottocento studenti, una situazione insostenibile". Più che delusi i genitori. "Se questi sono i numeri è la vera morte del tempo pieno", commenta Andrea Graffi della rete Genitori attivi per la scuola pubblica (Gasp). "L'anno scorso le scuole hanno tamponato ai tagli riducendo le compresenze, quest'anno sarà impossibile farlo. Le scuole si troveranno davanti a una scelta: o dire alle famiglie delle nuove classi prime che la promessa del tempo pieno è illusoria o andare a mettere mano alle classi già esistenti con danni per tutti".