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Repubblica-Bologna-La protesta dei sindacati. Marcheselli: e mancano pochi giorni all'inizio

La protesta dei sindacati. Marcheselli: e mancano pochi giorni all'inizio Asili, liste d'attesa più lunghe 540 bambini senza posto Anche i posti di lavoro, rispetto al 2003, ...

26/08/2004
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la Repubblica

La protesta dei sindacati. Marcheselli: e mancano pochi giorni all'inizio
Asili, liste d'attesa più lunghe 540 bambini senza posto
Anche i posti di lavoro, rispetto al 2003, sono diminuiti: 142 in meno nella provincia
AMELIA ESPOSITO


Tagli alla spesa pubblica, tagli alla scuola. Organici "dimagriti". Maestri a spasso e bambini senza maestri. Il problema della riduzione degli organici assume proporzioni allarmanti per le scuole materne. Sono soprattutto i più piccoli, in città, a rischiare di scontare gli effetti della riforma: 540 bambini circa non hanno ancora un asilo, ad altri 340 potrebbe essere negato un posto a scuola di pomeriggio. Motivo, la carenza di personale. Manca personale per aprire 27 sezioni nuove e per completare il tempo pieno in altre 17.
Il problema delle liste d'attesa quest'anno è vera e propria emergenza. Così secondo i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il Centro servizi amministrativi di Bologna. "L'aggravante ? spiega il dirigente del Csa Paolo Marcheselli ? è che mancano davvero pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico e il governo non ha ancora dato una risposta. Avevamo chiesto al ministero 80 posti per coprire le domande e non ne abbiamo ricevuto neanche uno" . "Negli anni passati, in genere ? prosegue Marcheselli - entro la fine di luglio si arrivava a una soluzione che in qualche modo riuscisse ad azzerare le liste d'attesa. Si trovavano nuovi posti e i bimbi rimasti fuori si contavano sulle dita di una mano" . "Purtroppo, davanti a una simile carenza di personale noi abbiamo le mani legate" , conclude. Risultato: bambini, famiglie e insegnanti allo sbando. Tempi neri per gli insegnanti, come non mancano di sottolineare i sindacati. I posti di lavoro in meno rispetto al 2003 sono notevolmente diminuiti: 142 in meno in tutta la provincia tra i posti riservati a insegnanti e quelli per i collaboratori scolastici. Si escludono da questo calcolo gli insegnanti di sostegno. Nella valutazione dell'emergenza va, inoltre, tenuto conto di 20 comuni che dovranno far fronte con risorse proprie alle esigenze di ben 860 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni. "E, alla luce dei tagli alle amministrazioni locali previsti dalla finanziaria, è difficile immaginare dove i Comuni attingeranno questi fondi" , si chiedono i sindacati. Le famiglie: sono 880 circa, sempre secondo le stime di Cgil, Cisl e Uil, i nuclei familiari che saranno costretti a ricorrere a soluzioni non sempre convenienti, se non a cambiare le loro abitudini di vita, per risolvere il problema dei propri figli "a spasso" . "Quasi mille famiglie ? denunciano i sindacati ? si troveranno a dover decidere se sia meno deleterio per le proprie tasche che mamma o papà rinuncino al lavoro, piuttosto che pagare una baby-sitter o rivolgersi a una scuola privata" .