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Repubblica-Bologna-Materne, sit in dalla Moratti

Bologna Un pullman porterà oggi sindaci, parlamentari e la presidente della Provincia al ministero Materne, sit in dalla Moratti La protesta degli amministratori si sposta a Roma ...

09/09/2004
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la Repubblica

Bologna
Un pullman porterà oggi sindaci, parlamentari e la presidente della Provincia al ministero
Materne, sit in dalla Moratti
La protesta degli amministratori si sposta a Roma
Sono 900 in provincia i bambini esclusi per la mancanza di docenti
Momenti di tensione durante le nomine per le supplenze annuali nelle scuole elementari
ILARIA VENTURI


NOVECENTO bambini bolognesi esclusi dalle materne per la mancanza di docenti. Letizia Moratti tace. E loro, sindaci e assessori dei comuni della provincia, come promesso, vanno a Roma. Il ministro ha chiuso la porta, loro si faranno sentire sotto le sue finestre oggi in tarda mattinata. Con slogan e striscioni. Un sit-in in viale Transtevere, dove ha sede il ministero all'Istruzione e la segreteria del ministro, guidato dalla presidente della provincia Beatrice Draghetti e con il sostegno dei parlamentari diessini Vitali, Pasquini, Grignaffini e Zanotti. La delegazione è partita questa mattina presto da Palazzo Malvezzi. Un pullman che si è riempito anche di rappresentanti degli enti locali di altre città come Modena. "Qui ci sono famiglie che chiedono la scuola per i loro figli, è un diritto che non possiamo negare". Beatrice Draghetti riassume così l'esasperazione dei sindaci e degli assessori alla scuola dei Comuni sull'emergenza materne. Sono saliti a 900 i bambini esclusi, 148 a Bologna: la provincia chiede 30 nuove sezioni e il completamento di 18 sezioni part-time. In città, ripete l'assessore del Comune di Bologna Milli Virgilio, basterebbe il completamento di sette sezioni part-time per risolvere il problema. "Noi rivendichiamo la nostra storia e il nostro impegno nei servizi per l'infanzia. Ora pretendiamo dallo Stato quello che lui e solo lui deve fare", alza la voce l'assessore. "Ci sono bambini che vogliono andare a scuola e ne hanno il diritto", riassume l'assessore provinciale alla scuola Paolo Rebaudengo accogliendo la proposta della Cgil di chiedere al ministro non solo gli 80 insegnanti mancanti, ma anche i posti per le "dade" e il personale amministrativo. "Se non ci daranno gli insegnanti dovremo trovare comunque una soluzione, è un obbligo, assolveremo al nostro compito nei confronti dei cittadini", ribadisce Milli Virgilio. "Tra l'altro se è così quest'anno il prossimo sarà peggio: lo Stato deve mantenere il suo impegno". L'emergenza nelle scuole materne era stata segnalata dai Comuni, e con insistenza, già prima dell'estate. Ora i giorni sono contati, le famiglie non sanno come fare. Alla manifestazione romana parteciperanno i Comuni di Bologna, Castel San Pietro, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Minerbio, Pianoro, Medicina, Argelato, Sasso Marconi, Anzola, Bentivoglio, Imola, Vergato, San Benedetto Val di Sembro e il Circondario Imolese. Aderisce anche la Cgil e nuove adesioni sono giunte in provincia ieri fino a tarda sera. "La scuola non è un servizio, la possibilità di fruirne è un diritto primario dei cittadini", ricorda il Comitato Scuola e Costituzione disponibile ai ricorsi. Ieri intanto ci sono stati momenti di tensione durante le nomine per le supplenze annuali nelle scuole elementari, nomine che continueranno oggi all'istituto Belluzzi. "Ci sono degli errori", ha contestato più di un docente. Una delegazione di precari è stata ricevuta in mattinata dal direttore del Csa Paolo Marcheselli che per sedare gli animi ha incontrato i docenti nel pomeriggio nella sede delle operazioni di nomina.