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Repubblica/Bologna: Niente quiz a scuola, preside rischia il posto

Bologna, i suoi docenti si erano rifiutati si far compilare agli alunni i test del ministero. La Cgil: "Ritorsione gravissima"

12/05/2006
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la Repubblica

ILARIA VENTURI

BOLOGNA - I suoi docenti si sono rifiutati di far compilare ai loro alunni i test di valutazione introdotti con la riforma Moratti. E lei, preside di un istituto comprensivo, viene ora minacciata di revoca dell´incarico. Succede a Bologna, dove l´Ufficio scolastico regionale ha aperto un contenzioso durissimo nei confronti della dirigente scolastica Giuliana Balboni, alla guida di due scuole medie e di una primaria nella zona collinare della città. «Un attacco politico per colpire le scuole dove la protesta anti Moratti si è fatta più sentire, un colpo di coda a fine governo», reagisce lei, determinata a non far passare il caso sotto silenzio.
Ieri, dopo la denuncia della stessa preside, la direzione regionale ha fatto un passo indietro facendo intendere che non si arriverà alla destituzione. Ma il provvedimento ha scosso il mondo della scuola. La Cgil protesta: «Atto di una gravità inaudita». I genitori e gli insegnanti fanno quadrato intorno alla preside, da 25 anni alla guida delle scuole, sette anni in Argentina, coordinatrice all´Ambasciata degli istituti italiani. Una di esperienza, insomma. Finita nel mirino in un clima di continui attacchi della direzione regionale guidata da Lucrezia Stellacci, morattiana di ferro, nei confronti della scuola bolognese ribelle. Il caso risale a novembre scorso, quando il collegio dei docenti dell´istituto comprensivo deliberò di non voler somministrare i cosiddetti test Invalsi. «Già l´anno scorso - dice la preside - l´Ufficio regionale mi aveva inviato gli ispettori perché si diceva che i miei insegnanti non avevano applicato la riforma Moratti. È andata a finire con una relazione di elogi».