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Repubblica/Bologna: Respinti alle superiori 2747 studenti. Duecento in più di un anno fa

Ecatombe negli scrutini. Un ragazzo su due o ripete l´anno o ha debiti formativi. Marcheselli: dobbiamo aiutarli a dare di più In prima fino al 30% di bocciati

08/07/2006
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la Repubblica

Il neo-assessore regionale Manzini: "Un chiaro segnale di malessere, le scuole sono state lasciate troppo sole"
ILARIA VENTURI


UNO su due non ce la fa. O passa con qualche cinque in pagella o viene respinto. E i bocciati quest´anno sono stati 2.747, il 12,8% della popolazione studentesca alle scuole superiori. Duecento in più rispetto all´anno scorso. Con punte nelle classi prime: il 30% di bocciati all´istituto d´arte, il 28% all´istituto professionale per l´agricoltura, il 24% nei professionali per l´industria e all´alberghiero, il 22,5% al tecnico agrario, il 22% al tecnico industriale, il 19% alle Laura Bassi, liceo della comunicazione, e al tecnico commerciale, il 17% al tecnico per geometri, il 13% nei licei classici, il 10% negli scientifici.
I dati del Centro servizi amministrativi, resi noti ieri dopo l´allarme lanciato dai sindacati, confermano il boom di insuccessi scolastici. Se i bocciati alle elementari sono stati 75 su 33.659 alunni e se alle medie sono 395 su 20.287 studenti, la debacle arriva alle superiori dove i promossi puri, tra la prima e la quarta, sono il 53%. Il 34%, invece, ovvero 7.314 ragazzi, sono stati promossi con debiti formativi da recuperare. I bocciati si concentrano nelle classi prime (1.103) e nelle seconde (735); scendono 593 in terza e 316 in quarta. I respinti sono soprattutto nei professionali (un quinto), negli istituti tecnici (il 15,6%) e nei percorsi di istruzione artistica (13%). Ma anche nei licei fioccano le bocciature, soprattutto al primo anno: sono l´11%, mentre complessivamente hanno riguardato il 7,7% dei ragazzi, 771 su 9.962.
Immediate le reazioni. La prima, dello stesso Paolo Marcheselli, direttore del Csa, che ha elaborato in poco tempo dati così analitici proprio per aprire una riflessione all´interno del mondo della scuola. «Il nostro lavoro deve servire a capire le ragioni, non ad enfatizzare le attribuzioni di responsabilità», premette Marcheselli. «Se la consistenza degli studenti che non raggiungono una piena promozione preoccupa è allora opportuno avviare un confronto privo di pregiudizi. Avendo presente che si tratta di giovani spesso con personalità fragili, insicure e fortemente demotivate. Questi giovani devono essere portati nella condizione di dare di più, posto che non pare possibile che la scuola chieda a loro di meno anche in relazione al confronto con gli standard delle scuole europee». Sui debiti formativi Marcheselli richiama a rivedere i progetti di recupero, mentre invita ad approfittare della sospensione della riforma per aprire un dibattito e cercare «un raccordo maggiore» tra superiori di primo e secondo grado. L´assessore Paolo Rabaudengo ha convocato per mercoledì prossimo la Conferenza provinciale di coordinamento sugli organici assegnati alla scuola. «Ma discuteremo anche di questi dati - annuncia - si tratta di uno scacco per la scuola prima ancora che per gli studenti». La crescita dei bocciati «è un campanello d´allarme che voglio ascoltare, le scuole sono state lasciate sole e questo è un chiaro segnale di malessere», dichiara il neo assessore regionale Paola Manzini annunciando un tour nelle scuole a settembre.