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Repubblica-Bologna: Supplenze, i soldi non ci sono decidano i presidi cosa fare

La direttrice dell'Ufficio scolastico non ha gradito le critiche dei dirigenti

17/03/2006
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la Repubblica

TAGLI ALLA SCUOLA
"Supplenze, i soldi non ci sono decidano i presidi cosa fare"
La Stellacci alle scuole: avete l´autonomia
"Ho tagliato del 40% le spese del mio ufficio, non ho neppure l´auto di servizio. Ognuno faccia la sua parte"
ILARIA VENTURI

«I SOLDI per le supplenze? Purtroppo al momento non ci sono. E la situazione si sta facendo più grave, anche se sono ottimista. Ho cercato di dire alle scuole cosa fare. Se poi i dirigenti contestano i miei suggerimenti allora che facciano quello che vogliono, sono autonomi. Si prendano le loro responsabilità».

Lucrezia Stellacci, direttore dell´Ufficio scolastico regionale non ha preso benissimo l´allarme e le critiche espressi dai presidi, dai loro organi e dai sindacati dopo la sua circolare sulle supplenze. Una nota in cui indicava le strade per fare fronte alla carenza di fondi assicurando la copertura solo per le maternità e le supplenze «lunghe» e richiamando ad utilizzare personale interno nel caso di sostituzioni inferiori ai 15 giorni alle superiori e ai cinque giorni alle elementari (dove c´è una legge che lo impone, superata però da un accordo sindacale) e alle materne (dove la norma non c´è). Reagisce a caldo, Lucrezia Stellacci, in modo quasi stizzito, da paladina della Moratti in terra di missione, contro soprattutto quei presidi che lei stessa definisce «non attenti», «che sono almeno il dieci per cento, per essere buona». Ieri ha diffuso una nota di chiarimento, ma dice di più. «I tagli per il mio ufficio sono stati del 40%, non ho neppure più l´auto di servizio. Potevo pretenderla, non l´ho fatto. Ho dato tutto alle scuole. I dirigenti facciano la loro parte. La mia circolare non era coercitiva», il suo commento. Intanto i numeri. In Emilia Romagna lo scorso anno le scuole hanno speso in supplenze brevi oltre 73 milioni di euro. C´è stata una copertura di 42 milioni.
Quest´anno i fondi sono circa 31 milioni. «C´è l´impegno del ministero a trovare le risorse mancanti. Quando arriveranno? Non prima dell´assestamento di bilancio, cioè dopo giugno». Ma le scuole esauriranno a fine mese i soldi per pagare i supplenti. E´ questa la preoccupazione dei presidi. «Sia chiaro - dice Lucrezia Stellacci - non si possono lasciare le classi scoperte, le nomine vanno fatte. Come pagarle se i soldi ora non ci sono? I dirigenti possono utilizzare altri capitoli del bilancio, garantisco che le scuole hanno ancora liquidità di cassa. Possono ritardare i pagamenti dei progetti e dei compensi aggiuntivi dei docenti». Per Lucrezia Stellacci «chi è molto attento non avrà di che preoccuparsi». «La mia circolare è stata una presa di posizione per dire ai dirigenti: state attenti, la situazione sta diventando veramente critica, è stato interessato il ministero, voi intanto applicate rigidamente le norme e fate opera di convincimento tra i vostri docenti affinché accettino di sostituire i loro colleghi».
Sul caso delle materne, dove i presidi denunciano l´impossibilità di «resistere» per cinque giorni senza maestra, Stellacci risponde secca: «Che non si possa fare lo dicono loro». «Comunque sono dirigenti - conclude - sono loro a firmare i contratti. Il mio è stato un tentativo di coprirli, ma sono liberi di fare quello che vogliono. Ritengo solo opportuno che tutti i dirigenti assumano le proprie decisioni in piena consapevolezza e responsabilità».

Lucrezia Stellacci annuncia che si sta lavorando a un riequilibrio dei fondi (al Sud si spende meno in supplenze) e che ci sarà un monitoraggio nelle scuole. La Cgil reagisce subito: «Che la Stellacci parli anche per i diritti degli insegnanti». Galletti dell´Udc intanto chiede un´indagine sulla situazione.


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