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Repubblica/Bologna: Via alle occupazioni nei licei aspettando la "notte bianca"

Solidarietà dei presidi delle elementari ai dirigenti finiti sotto inchiesta

14/10/2008
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la Repubblica

ILARIA VENTURI
SARA SCHEGGIA

Quest´anno si occupa prima del previsto: parte oggi la settimana calda della scuola, e a dare il via ci pensano gli studenti medi superiori. Domani, il vero exploit, con la «Notte bianca per la scuola pubblica» in cui si farà sentire tutta la scuola di base bolognese, dal pomeriggio sino all´alba del giorno successivo. E con l´Università: occupazione in vista a Lettere, annunciata per domani, a cui si aggiungeranno le proteste dei ricercatori del Cnr che all´istituto di Scienze dell´atmosfera cammineranno sulle stampe dei loro volti con lo slogan «Calpestano la ricerca». I licei bolognesi, invece, partono oggi, e quest´anno i fermenti che normalmente arrivano verso Natale, sono anticipati di parecchio, di pari passo con la Riforma Gelmini e la Finanziaria: al Fermi stamattina si deciderà l´occupazione e nel pomeriggio partiranno dei laboratori di approfondimento, ai quali gli studenti hanno invitato anche un professore della facoltà di Economia, per un seminario sulla crisi economica mondiale. Al Minghetti, alle Laura Bassi e al Keynes di Castel Maggiore si deciderà come protestare oggi pomeriggio, mentre il liceo Copernico si mobiliterà solo domani. Tra gli indecisi, il Righi: uno dei pochi istituti in cui i ragazzi non hanno l´appoggio di insegnanti e genitori, solidali e favorevoli altrove. Il Keynes e il Copernico, per esempio, domani rimarranno aperti due ore in più, aprendo le porte a professori, familiari e curiosi per condividere insieme le ragioni del dissenso. Al Fermi alcuni docenti sospenderanno le interrogazioni a patto di continuare a svolgere regolari lezioni al mattino, in modo da lasciare liberi i ragazzi di seguire le attività dei collettivi al pomeriggio. Domani, per la notte Bianca, tutte le scuole rimarranno aperte fino a tarda notte, e al Sabin ci sarà anche un concerto. Nel frattempo, in vista dell´evento, ieri si sono riuniti i presidi delle scuole elementari per chiedere un incontro al prefetto sulla situazione e per mandare un segnale di solidarietà ai dirigenti delle don Marella e XXI Aprile, dove sono partite le denunce contro le «occupazioni» dei genitori. «Si tratterà di una grande presa di parola collettiva che ribalterà la disinformazione televisiva e metterà in scena la grande protesta contro la Gelmini e i tagli alla scuola pubblica», annuncia l´assemblea dei genitori e degli insegnanti, promotrice dell´iniziativa. Decine gli istituti che domani rimarranno aperti domani, dopo la fine delle lezioni: le scuole del quartiere San Donato usciranno in parata (partenza da via Panzini 1 ore 17), per le strade del quartiere Lame ci sarà un corteo delle Bottego e delle Silvani con i ricercatori precari. Al Quartiere Borgo Panigale (sala civica via Emilio Lepido 25/2) serata con gli artisti della «par tot parata» e l´intervento pedagogisti e ricercatori, mentre a San Lazzaro manifestazione in piazza Bracci dalle 16.30 e staffetta tra le scuole con corteo. Ieri, infine, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato da Giovanni Mazzanti (Pd) e firmato da tutto il centro sinistra, in cui si chiede proprio il ritiro del decreto Glelmini.