Repubblica/Firenze: In classe senza sostegno, interviene la polizia
La maestra del bimbo autistico è malata: la madre protesta, arriva la supplente
LAURA MONTANARI
Il bambino autistico di undici anni resta senza insegnante: la maestra di sostegno è malata e la scuola non l´ha sostituita con la supplente. La mamma protesta con un´assistente della dirigente scolastica e alla fine della discussione viene chiesto l´intervento di una volante della polizia. La dirigente scolastica della scuola elementare che si trova nel centro storico, nella zona di Porta Romana, riferisce agli agenti che il bambino è senza la supplente perché l´insegnante ha un´assenza inferiore ai cinque giorni, limite per far scattare la sostituzione. La direttrice didattica più tardi «vista la gravità della situazione» chiama una maestra per poter assistere il bambino nei prossimi due giorni: «Ma lo faccio rischiando - precisa - perché con le nuove norme entrate in vigore con il ministro Gelmini rispondiamo di danno all´erario se sostituiamo gli insegnanti per assenze al di sotto dei cinque giorni». Una pausa e la dirigente della scuola elementare (non citiamo il nome per non rendere identificabile il bambino ndr) aggiunge: «E´ avvilente, siamo vittime dei tagli, la scuola in questo modo si depaupera. E´ già stato dimezzato il monte ore per il sostegno e in questo modo si colpiscono gli studenti più deboli quelli che hanno un qualche svantaggio, una qualche disabilità». La direttrice spiega anche che l´insegnante di sostegno che assiste il bambino di undici anni aveva avvertito per tempo la scuola della sua assenza e che la mamma del piccolo era certa che sarebbe arrivata un´altra maestra in sostituzione: «Noi dirigenti scolastici ci troviamo in una situazione difficile, fra incudine e martello, ma se non ci sono soldi, se il sostegno viene tagliato così come le ore di compresenza (cioè due insegnanti su una stessa classe), cosa dovremmo fare?».
Mario Batistini della Cgil, ex segretario della Flc però spiega, senza conoscere nello specifico il caso di questa scuola, che «spetta sempre al direttore o al preside intervenire decidendo se siamo davanti a un caso di emergenza o meno». Dall´inizio dell´anno scolastico aumentano le famiglie che hanno figli disabili e che lamentano problemi per carenze legate agli organici del sostegno. Soltanto poche settimane fa un babbo aveva lanciato un appello sul giornale che avere un numero minimo di ore di sostegno garantite in modo che sua figlia potesse seguire le lezioni in una scuola media superiore.