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Repubblica/Firenze: "Io precario, tu precari, egli..." Prof e studenti, rabbia per 10 mila

L´ateneo azzera i fondi per i docenti a contratto. E a Scienze politiche scatta la protesta: basta lezioni gratis

19/03/2009
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la Repubblica

LAURA MONTANARIGAIA RAU

«IO precario, tu precari, egli...», sul cartello della prof che sfila lungo il corteo a Firenze, la declinazione di un nuovo verbo: «precariare», molto in voga nella scuola di oggi.
Le paure degli insegnanti e quelli delle famiglie che temono per il tempo pieno sono scese in piazza, ieri per la manifestazione della Flc-Cgil. Studenti in coda, maestre e professori davanti. Diecimila secondo la stima del sindacato, 2.500 per la polizia. Da Arezzo, Siena, Pisa, Pontassieve, da scuole piccole e grandi, da licei e università. Le forbici del governo non risparmiano nessuno: «In Toscana sono 40 mila - dice il segretario regionale della Cgil Alessio Gramolati - i precari della conoscenza che rischiano di perdere il posto, tra quelli che vedranno interrotto il loro contratto prima del tempo e quelli che, a settembre, non lo avranno rinnovato». Numeri che preoccupano l´assessore all´istruzione di Palazzo Vecchio Daniela Lastri: «Sta per iniziare un anno scolastico molto difficile, è necessaria una legge di iniziativa popolare per costruire una proposta alternativa alla riforma del ministro Gelmini».
Ministro che diventa bersaglio facile di slogan e sfottò: «Non si risparmia sui bambini, no ai tagli della Gelmini», «Un popolo ignorante si governa meglio», «La Gelmini è l´unico esubero che vogliamo». E infine, in piazza Santa Croce, i versi danteschi, applauditissimi, recitati da un docente precario: «Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza».
Ci sono anche i lettori precari, 97 quelli di Firenze che aspettano di essere stabilizzati: «Stanno per arrivare all´università 3 milioni di euro dal fondo di finanziamento ordinario - spiega Moreno Verdi della Cgil - devono servire per sistemare i precari». Intanto a Scienze politiche un gruppo di docenti a contratto annuncia che non insegnerà più gratis. «Non ne so niente - dice la preside Franca Alacevich che nel 2007-08 ha ridotto del 30% la docenza a contratto e di un altro 35% l´anno dopo - però senato accademico e cda hanno azzerato i fondi per questo tipo di docenza e noi già dallo scorso anno abbiamo affidato tutte le materie obbligatorie ai professori della facoltà».