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Repubblica: Insegnanti, ridotti i tagli in Lombardia

Da 4.800 a 3.800. Il provveditore: i presidi chiamino meno supplenti

28/07/2009
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la Repubblica

Colosio: un premio alla nostra regione Appello contro la crisi: quest´anno gite poco costose

FRANCO VANNI

Si riducono i tagli alla scuola lombarda. Il numero dei posti di insegnante cancellati dal ministero dell´Istruzione scende da 4.874 a 3.834. La direzione scolastica regionale ha ottenuto 1.040 docenti in più da mettere in cattedra a settembre, di cui 260 per seguire gli alunni stranieri. «È un premio alla nostra regione, che negli scorsi anni è stata più parsimoniosa di altre nell´attivare nuove cattedre», spiega Giuseppe Colosio, il direttore scolastico della Lombardia. Nei prossimi giorni, in base alle esigenze delle singole scuole, sarà deciso dove assegnare gli insegnanti "recuperati". Altra novità: la direzione invita i presidi a coprire le ore di supplenza ricorrendo agli straordinari degli insegnanti di ruolo, non chiamando personale extra. E in periodo di crisi, Colosio lancia un appello: «Si evitino gite scolastiche costose e settimane bianche, per rispetto nei confronti delle famiglie in difficoltà economiche».
Per decidere a quali istituti assegnare i 1.040 docenti, assegnati alla Lombardia dalla conferenza Stato-Regioni, si dovrà stilare l´elenco delle scuole in maggior sofferenza di personale. Antonio Lupacchino, provveditore di Milano e provincia, annuncia: «Chiederemo più insegnanti di inglese alle elementari, che abbiamo dovuto tagliare in maniera consistente». Ma per Rita Frigerio, segretario provinciale di Cisl scuola, «bisogna prima garantire i 179 posti di maestra cancellati, per salvare il tempo pieno». La direzione ha stilato una lista delle priorità a livello regionale, che serva da guida per i provveditorati: mancano insegnanti di lingua alle elementari, maestri alle materne, docenti nelle classi con tanti disabili e nelle scuole serali.
Sull´invito a fare straordinari per coprire le supplenze, Flc Cgil non ci sta: «È solo un modo di tagliare posti di lavoro - attacca Corrado Barachetti, il segretario regionale - si usino quei soldi per pagare i precari da mettere in cattedra in sostituzione dei colleghi assenti». Sul fatto che i tagli saranno un danno soprattutto per gli insegnanti senza un posto fisso, Colosio non si nasconde: «Sicuramente qualcuno resterà a casa e questo provoca profondo dispiacere - dice - ma posso garantire che il sistema scolastico non sarà stravolto».
Quanto all´ipotesi che, nonostante il recupero dei 1.040 posti, ci possano essere classi che cominciano l´anno senza insegnanti in cattedra, il direttore garantisce di essere «pronto a chiamare altro personale in corso d´anno - dice Colosio - anche a costo di sfondare la soglia assegnata dal ministero. È una scelta che spero di non dovere compiere, ma di cui sarei pronto ad assumermi tutta la responsabilità». Per Uil Scuola, l´intera partita per definire gli organici «ha il difetto di non coinvolgere i sindacati. Mentre negli anni passati avevamo voce in capitolo, ora veniamo informati di scelte calate dall´alto».