Repubblica it: Torino, presidio della Cgil scuola in centro per 120 ore
Venerdì ci sarà una marcia notturna
Maurizio Pagliassotti
Torino
La dilagante protesta antiGelmini arriva anche a Torino. Finalmente. E' lunga la notte dei docenti torinesi che hanno scelto di "occupare" non già una scuola, ma la città. A mezzanotte il gazebo che la Cgil-Flc ha approntato nella centralissima piazza Carlo Alberto è movimentato da alcune maestre che si confidano frustrazioni e sfighe di un mestiere diventato via crucis. A pochi giorni dall'apertura dei cancelli «mancano gli orari definitivi, non si capisce quali siano le compresenze, mistero sulle gite, mistero sulle attività extra didattiche, chi le paga, i fondi della scuola...». E poi il problema più assillante: chi assisterà i 900 studenti portatori di handicap privi di insegnante di sostegno?
Ci sarà tempo per lagnarsi e indignarsi visto che il gazebo rimarrà ad ingombrare la città per ben cinque giorni. Centoventi ore filate per essere un simbolo, per suonare la sveglia ad una Torino dormiente che almeno ieri, passava, guardava e proseguiva disinteressata.
Igor Piotto, segretario torinese della Cgil-Flc dice: «Vogliamo sostenere il diritto al lavoro e difendere la dignità dei docenti. Siamo di fronte ad una attacco senza precedenti alla scuola, una manovra che punta a scardinare lo spessore culturale del paese. Inoltre il nostro è anche un gesto simbolico verso il sindacato ed il lavoratori stessi. E' giunto il momento di rimboccarsi le maniche». Ma quale è l'identik dell'insegnante che rischia di rimanere a spasso? Risponde sempre Piotto: «Trentacinque anni, donna, laureata, maestra elementare con una carriera di dieci anni tutta precaria. L'anello debole di una catena che già forte non è. Senza tener conto del diritto alla maternità che traballa, il diritto ad avere una famiglia... Solo in Piemonte duemila insegnanti perderanno il posto». Posizionato tra il museo del risorgimento e la Biblioteca Nazionale il piccolo gazebo anti "deriva ignoranza" attira la curiosità di pochi passanti.
Forse anche per questo nei prossimi giorni partiranno cortei che gireranno per la città.
Sicuramente venerdì vi sarà una silenziosa marcia notturna e lunedì, giorno di apertura delle scuole, scatterà l'occupazione pacifica dell'Ufficio scolastico regionale.