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Repubblica/Milano: Online gli stipendi di mille presidi

Il provveditore: "Siamo pronti, un atto di trasparenza"

21/10/2009
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la Repubblica

Saranno pubblicati curriculum, dati economici e conoscenze linguistiche

FRANCO VANNI

Gli studenti lombardi sapranno quanto guadagna e che passato professionale ha il preside della loro scuola. La direzione scolastica, per prima in Italia, è infatti pronta a pubblicare sul proprio sito Internet i curriculum e i compensi dei 1.134 capi d´istituto della regione. La raccolta dei dati, durata settimane, è finalmente conclusa. E sono solo 40 i presidi che si sono rifiutati di rispondere alla richiesta fatta dal ministero dell´Istruzione. Il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio, che ha già messo online il suo reddito (151mila euro lordi l´anno), parla di «un doveroso atto di trasparenza, che uniforma la scuola agli altri settori dell´amministrazione». Ma proprio ieri da Roma è arrivata una circolare che annuncia «nuove indicazioni in merito alla pubblicazione dei curricula». Una marcia indietro? Non è chiaro. Intanto, la Direzione lombarda annuncia di essere pronta a caricare tutte le schede sul suo portale web già lunedì prossimo.

Nei moduli inviati dai presidi all´ufficio di via Ripamonti c´è di tutto: dai dirigenti che sul proprio passato tagliano corto (elencando studi fatti, concorsi, e poco più) a quelli che, con entusiasmo, hanno aggiunto al curriculum anche gli hobby, la composizione della loro famiglia e il voto preso all´esame di maturità. Una cosa invece è simile per tutti: il compenso base, vicino ai 55mila euro lordi, cui si aggiunge l´anzianità. Per Raffaele Ciuffreda, responsabile dei presidi per Flc Cgil, «la pubblicazione degli stipendi è positiva, così finalmente tutti sapranno che i capi d´istituto, pur avendo enormi responsabilità, guadagnano la metà dei manager pubblici di altri settori».

Una possibile fonte di imbarazzo per i presidi sta nell´obbligo di dichiarare il proprio livello di conoscenza nelle lingue straniere, spesso non all´altezza del ruolo. Giovanni Gaglio, a capo delle magistrali Agnesi, spiega: «Io per fortuna parlo francese e leggo bene l´inglese, ma alcuni colleghi che dirigono licei linguistici potrebbero trovarsi nella spiacevole situazione di dovere confessare le loro lacune». Nei vecchi concorsi, fino agli anni Novanta, la dimestichezza nella lingua non era infatti fra i requisiti richiesti.

A prevedere la pubblicazione dei compensi dei presidi è il decreto Brunetta, tradotto in circolare dal ministero dell´Istruzione. Ma ora c´è il rischio che i ritardi e gli scrupoli di altre regioni rendano vano l´impegno dell´ufficio scolastico di via Ripamonti. Il dubbio ruota intorno a quella circolare ministeriale, che dopo le obiezioni sollevate di alcune direzioni regionali, ha infatti annunciato alcune novità, forse una pausa di riflessione.