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Repubblica/Milano: Panzeri: invitarla è stato giusto e contestarla sarebbe un errore

L´ex leader della Camera del lavoro: contestiamola il 28 maggio, non votandola

30/04/2006
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la Repubblica

"Nessuno può dirle che deve stare fuori"

PAOLO BERIZZI

E adesso, come la mettiamo?
«Ci vuole maturità politica, buona educazione e stile».
Ovvero?
«Se la Moratti è stata invitata, ed è stato giusto invitarla, bisogna accoglierla con rispetto. Niente fischi» dice Antonio Panzeri, europarlamentare Ds, segretario della Camera del lavoro dal ‘95 al 2003. «Ma questo non cambia il giudizio negativo su di lei. Anzi, vorrei fare un invito».
Prego.
«Chi vuole contestarla, chi non ha digerito la sua riforma scolastica, oltre alle sue contraddizioni e al suo antifascismo a intermittenza - io sono tra questi - lo faccia il 28 maggio. Sostenendo Bruno Ferrante».
Già, però lo stesso Ferrante ha invitato la Moratti a non partecipare al Primo Maggio. Dice che suonerebbe come una provocazione. Perché lei è una «padrona» e «i padroni non partecipano alla festa dei lavoratori».
«Se due persone vengono invitate in un posto, uno non può dire all´altra tu non devi venire. Al massimo può dire io non vengo. E poi che significa la Moratti è una "padrona"? Quando ci si candida per amministrare la cosa pubblica lo status, le categorie non contano… Se è per questo, la sinistra a Milano e in Italia di "padroni" ne ha candidati a iosa…».
Bisogna convincere i metalmeccanici e la Cgil scuola. Loro l´hanno detto chiaro e tondo: al Primo Maggio, o noi o la Moratti.
«Avere invitato i due candidati è stato un gesto di buonsenso. Bisogna ricostruire quel dialogo tra Comune e sindacati che Albertini ha cancellato. Il messaggio è: chiunque vinca il 28 maggio, deve cambiare rotta».
Intanto il sindacato si è spaccato…
«Qualcuno vuole tirarlo per la giacchetta. Ma il sindacato deve mantenere la sua autonomia. Perché comunque vada si deve confrontare con chi vince».
Però se devono fischiare qualcuno fischiano la Moratti.
«Io ho difeso il suo diritto a partecipare al 25 Aprile. Idem per il Primo Maggio. Però alla Moratti è bene che si chieda anche qualche cosa…».
Che cosa?
«Che faccia delle dichiarazioni molto chiare sul rapporto che intende avere coi sindacati. Che si dimetta da ministro e giochi alla pari con Ferrante. E che la smetta con l´antifascismo a intermittenza. È andata al 25 aprile e tre giorni dopo ha stretto un alleanza elettorale coi fascisti».