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Repubblica-Napoli-I professori bocciano la Moratti occupati i rettorati in Campania

PROTESTA Contestato il disegno di legge sul riordino giuridico della docenza in discussione alla Camera I professori bocciano la Moratti occupati i rettorati in Campania ...

22/02/2005
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la Repubblica

PROTESTA
Contestato il disegno di legge sul riordino giuridico della docenza in discussione alla Camera
I professori bocciano la Moratti occupati i rettorati in Campania
Presìdi alla Federico II a Caserta e a Salerno Oggi manifestazione davanti a Montecitorio
Assemblea giovedì a Monte Sant'Angelo in preparazione del corteo del 2 marzo a Roma


Occupazioni annunciate. Arrivate puntuali con l'inizio della discussione sul riordino giuridico della docenza universitaria alla Camera. Professori e ricercatori hanno occupato simbolicamente i rettorati degli atenei campani per far sentire la loro voce contro un disegno di legge, firmato Moratti, che incontra l'ostilità di parti significative del mondo universitario.
Occupato il rettorato della Federico II, la sede casertana del rettorato del Secondo ateneo di Napoli, il Senato accademico dell'università di Salerno. Stessa mobilitazione nel resto d'Italia, in preparazione della manifestazione in programma per oggi dinanzi la Camera dei deputati.
"Abbiamo scelto di occupare il Senato accademico - spiega il professore Libero Sesti Osseo, del coordinamento dell'ateneo di Salerno - perché è il luogo più simbolico del rettorato. Lo abbiamo fatto per dire ancora una volta il nostro no alla riforma Moratti. Una legge che cancella la figura del ricercatore" e precarizza l'impegno dei più giovani. "Le istanze provenienti dal mondo universitario - aggiunge Osseo - sono state completamente ignorate, dall'approvazione in Consiglio dei ministri nel gennaio 2004 fino ad oggi". I ricercatori ed i docenti che si sono mobilitati a Napoli hanno, durante l'occupazione, improvvisato un'assemblea. Il documento da loro elaborato parla chiaro: "Netto rifiuto, per metodo e merito, del disegno di legge che, tra l'altro, prevede: precarizzazione di tutte le fasce della docenza; privatizzazione dei ruoli della docenza; abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito; abolizione del ruolo di ricercatore; allungamento indefinito dei tempi di ingresso in ruolo" Il documento, consegnato al rettore Trombetti, chiede "con forza che ogni intervento di riforma dello stato giuridico della docenza venga portato avanti utilizzando lo strumento della legge ordinaria per consentire un dibattito che coinvolga appieno Parlamento, associazioni della docenza, strutture universitarie, come è indispensabile che avvenga per un provvedimento di così vasta portata". E per giovedì, alle 10 a Monte Sant'Angelo, è convocata un'assemblea di ateneo per preparare la manifestazione nazionale del 2 marzo.
Anche a Caserta i manifestanti hanno incontrato il rettore, Antonio Grella. Ampia discussione, confronto serrato, illustrazione delle posizioni della Crui e dei ricercatori. Ora la parola torna a Roma, alle sedi parlamentari ed alla manifestazione di oggi.
(b. d. f.)