Repubblica/Napoli: Scuola, assemblea della Cgil "Chiediamo 1500 docenti in più"
Termina, dopo una settimana, l´occupazione della Direzione scolastica regionale
LA PROTESTA
BIANCA DE FAZIO
Hanno occupato la Direzione scolastica regionale per una settimana. E ieri hanno concluso la mobilitazione con un´assemblea pubblica, nello spazio antistante gli uffici, alla quale hanno partecipato centinaia di docenti e di studenti. Perché la vertenza portata avanti dalla Flc-Cgil della Campania riguarda loro, i protagonisti della scuola. Riguarda la qualità dell´istruzione. I posti di lavoro per gli insegnanti ed il personale Ata.
«A fronte di tagli che in 5 anni hanno sacrificato 10 mila posti di lavoro, in Campania, chiediamo che il ministero riveda gli organici per l´anno prossimo e ci assegni 1500 docenti più del previsto» afferma Franco Buccino, segretario regionale della Cgil scuola. «Qui sono centinaia le classi "illegali", quelle con più di 25 alunni o con due studenti handicappati nella stessa classe. I docenti di sostegno sono ridotti quanto mai prima, i piccoli disabili fanno scuola senza alcun supporto, per troppe ore a settimana. Se già avessimo 1300 prof in più (un numero simbolico, visto che sono 1300 i nostri istituti scolastici e dunque significherebbe un docente in più per ogni scuola) sarebbe un segnale importante. Se Roma va avanti con promesse generiche, le mobilitazioni continueranno». E a chi sottolinea che i tagli sono paralleli al calo di studenti, il sindacato manda a dire che la diminuzione dei ragazzi non è proporzionale ai sacrifici chiesti al personale.
All´assemblea ha partecipato anche il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano. «La vostra - ha affermato - è una battaglia di civiltà e di diritti. Ed è significativo che vi partecipino anche tanti studenti: proprio loro sono stati protagonisti negli ultimi anni di un´importante lotta contro la politica della Moratti e contro ogni forma di illegalità, anche nella scuola e nella sua gestione».
Le relazioni sindacali con la Direzione scolastica sono interrotte ormai da tempo. Il tavolo si è trasferito a Roma, ma «come da Bottino non sono giunte le risposte che attendevamo, lo stesso sta accadendo al ministero: siamo alla mera dilazione o, nel migliore dei casi, alle promesse, mentre è adesso che si stabiliscono i numeri dei docenti per il prossimo anno scolastico», spiega Buccino. Che non ha parole tenere per l´amministrazione scolastica regionale: «Questo è il palazzo delle "circolari", delle pressioni e delle intimidazioni, abbiamo sloggiato temporaneamente i responsabili dell´amministrazione scolastica perché da troppo tempo non fanno gli interessi delle scuole e degli studenti. Paghiamo le conseguenze di cinque anni di tagli e dei disastri della cosiddetta riforma Moratti che si è dimostrata assolutamente incompatibile con le esigenze delle nostre scuole».
Un tema che, alla vigilia delle elezioni politiche, parla «non solo a chi ci sta governando, ma anche a chi ci governerà: bisogna investire su conoscenza ed istruzione e trovare, per l´amministrazione della scuola campana, una soluzione politicamente diversa dall´attuale».