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Repubblica-NApoli-Scuola, pagelle tutte da rifare solo in Campania sono 540 mila

Il Tar Lazio accoglie il ricorso presentato dai Cobas contro il Portfolio e boccia la Moratti Scuola, pagelle tutte da rifare solo in Campania sono 540 mila 311.000 540.000 ...

04/02/2006
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la Repubblica

Il Tar Lazio accoglie il ricorso presentato dai Cobas contro il Portfolio e boccia la Moratti
Scuola, pagelle tutte da rifare solo in Campania sono 540 mila
311.000
540.000
La sentenza riguarda elementari e medie: no alla valutazione in Religione
I sindacati: "Ora il ministro dovrà chiedere scusa a famiglie e professori"
BIANCA DE FAZIO


Mezzo milione di pagelle da buttare al macero. O da prendere con le pinze, considerandole documenti tutt'altro che definitivi ed ufficiali. Nei giorni della consegna alle famiglie delle pagelle contenenti le valutazioni per il primo quadrimestre, il Ministero fa l'ennesimo dietrofront. Su un argomento, le pagelle, appunto, che da due anni è terra di nessuno. Il ministero della Moratti emana, in queste ore, una circolare che azzera le precedenti indicazioni sui "documenti di valutazione" per le scuole elementari e medie. All'origine del voltafaccia della Moratti, due sentenze del Tar del Lazio, che il 2 febbraio ha accolto il ricorso presentato dai Cobas contro il Portfolio delle competenze e contro la nuova pagella varata dal Ministero quest'anno, con l'introduzione della valutazione obbligatoria anche per la Religione (materia non obbligatoria) e per le materie opzionali. L'una e le altre, secondo il Tar, non possono essere valutate in pagella. Quanto al portfolio, è illegittimo, secondo il Tar, perché contiene dati biografici dell'alunno che violano la sua privacy.
Di qui la nuova circolare ministeriale, che giungerà nelle scuole, però, a frittata già fatta. I consigli di classe si sono già riuniti ed hanno compilato le pagelle, i genitori di oltre mezzo milione di ragazzini sono stati già convocati per prenderne visione. Il pasticcio ha radici che risalgono a due anni fa. Per l'anno scolastico 2004-2005, le tradizionali schede di valutazione vennero rimpiazzate da pagelle che ogni scuola doveva confezionare autonomamente. Schede "fai da te" che sollevarono tante critiche e tante incertezze - anche perché mancava omogeneità nazionale - da spingere il Ministero, quest'anno, a proporre un modello unico per tutto il territorio nazionale, da scaricare da Internet. Un modello che non era obbligatorio adottare così com'era, potendosi apportare variazioni grafiche, purchè le voci della valutazione fossero quelle e non altre, purchè, soprattutto, non ne mancasse nessuna. Una toppa alle incoerenze dell'anno precedente, quando alcuni istituti, ad esempio, non valutarono il comportamento. O le attività opzionali. Per fare chiarezza in questo bailamme il ministero, nei mesi scorsi, ha stabilito un modello unico capace di contenere "tutti gli elementi che la normativa prevede". Uno slalom che ora vede l'ennesima giravolta.
"Le pagelle - afferma Libero Tassella, coordinatore provinciale della Gilda - dovranno contenere solo i giudizi sintetici, come era in passato. Chi ha compilato il modello di scheda di valutazione imposto dalla Moratti, dovrà rifare tutto". Pena la possibilità che le famiglie, ad esempio quelle dei ragazzini con giudizi negativi, le impugnino e facciano ricorso, avendola vinta. "Ora la Moratti chieda scusa alle famiglie, agli studenti, ai professori" aggiunge la Gilda.
Il ministero, dal canto suo, invita le scuole a "soprassedere alla compilazione della biografia dell'alunno". Soprassedere nell'attesa di un eventuale appello della Moratti all'ordinanza del Tar. Mentre per quanto riguarda la valutazione dell'insegnamento della religione cattolica il Miur è costretto ad affermare: che si torni alla normativa del 1994, che assolutamente non prevedeva la religione in pagella.