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Repubblica-Palermo-Abusivi all'asilo a due anni e mezzo

Boom di domande di ammissione anticipata, impossibile accoglierle. Comune e Ufficio scolastico non hanno siglato l'accordo Abusivi all'asilo a due anni e mezzo Mancano mense e persona...

22/03/2005
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la Repubblica

Boom di domande di ammissione anticipata, impossibile accoglierle. Comune e Ufficio scolastico non hanno siglato l'accordo
Abusivi all'asilo a due anni e mezzo
Mancano mense e personale, bambini iscritti sottobanco
I sindacati denunciano il caso dei "portoghesi" Su 38 mila potenziali alunni, nelle materne statali c'è posto soltanto per 22.700
SALVO INTRAVAIA


Abusivi a due anni e mezzo. È il paradossale destino dei bambini per i quali è stata chiesta l'iscrizione anticipata alla scuola materna. Una possibilità introdotta dalla riforma Moratti ma che a Palermo è destinata a rimanere sulla carta per mancanza di strutture e personale. A meno che direttori e segreterie non chiudano un occhio e lascino entrare i bambini più piccoli come "portoghesi". I sindacati però non ci stanno e sollevano il caso.
"Le iscrizioni anticipate senza il rispetto delle condizioni dettate dalla circolare ministeriale del dicembre scorso - spiega Gaetano Ruvolo, segretario provinciale della Cgil Scuola - non sono consentite". Ma, in barba alla norma, alcune scuole hanno già quest'anno aggirato l'ostacolo ammettendo in classe gli "anticipatari". "Ci risulta - accusa Ruvolo - che sono decine le sezioni (classi, ndr) che ospitano piccoli sotto età. Questo non fa altro che aggravare le condizioni lavorative delle insegnanti che si ritrovano da sole a gestire anche i più piccoli". In alcune classi risultano dagli elenchi, in altre non figurano affatto.
"Schizofrenia propagandistica del governo - aggiunge Enzo Granato, a capo della Uil Scuola cittadina - Da un lato si lancia l'anticipo e dall'altro si taglia la spesa sociale. Il fenomeno è diffuso soprattutto nei paesi della provincia. Dove le scuole private mancano, e le insegnanti vengono ricattate della mannaia sugli organici".
La riforma Moratti ha previsto, sin dallo scorso anno, la possibilità di iscrivere alla scuola materna e all'elementare anche i bambini che compiranno tre o sei anni entro il 28 febbraio dell'anno successivo, con ingresso - di fatto - a cinque anni e mezzo alla scuola primaria e a due e mezzo alla materna. Ma per accettare i bambini sotto età le scuole debbono rispettare tre vincoli: "esaurimento delle liste d'attesa" e "disponibilità dei posti nella scuola interessata". Ma, ostacolo finora insormontabile per carenza di finanziamenti, ci vuole anche un protocollo d'intesa tra Ufficio scolastico regionale e Comune, che deve fornire "servizi strumentali aggiuntivi": personale socio-assistenziale, attrezzature, trasporti, mense.
Nell'anno in corso, malgrado nessun Comune della provincia abbia siglato il protocollo, alcune scuole hanno inserito ugualmente i piccoli sotto età come "portoghesi". "Occorre ricordare - insiste la Cgil - ai dirigenti scolastici quali sono i vincoli, ma Csa (l'ex provveditorato agli studi, ndr) e Direzione scolastica regionale devono essere vigili nei controlli. Altrimenti andrà a finire che le scuole statali, per reggere la concorrenza, saranno costrette alle stesse illegalità delle private".
Per il prossimo anno scolastico, in provincia di Palermo, sono 696 le famiglie che hanno chiesto l'iscrizione anticipata per i piccoli che compiranno tre anni d'età entro il 28 febbraio 2006. L'anno scorso furono 543. Ma chi ha chiesto l'anticipo, a meno di trucchi, sarà costretto a rimanere deluso, perché permangono lunghe d'attesa in quasi tutte le scuole e gli accordi con i Comuni non partono. Secondo i dati dello stesso ministero dell'Istruzione relativi al 2003-2004, nelle materne pubbliche di città e provincia erano oltre tremila i piccoli in lista d'attesa. E, a fronte degli oltre 38 mila bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni stimati dall'Istat, nelle scuole pubbliche c'è posto soltanto per 22.700 di loro. Il resto deve prendere la strada delle scuole private o restare a casa.