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Repubblica/Palermo: Bidelli e prof, la scure dei tagli

Il personale non docente perde in Sicilia 1.714 posti. Sos dalle scuole

15/07/2009
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la Repubblica

SALVO INTRAVAIA

AULE meno pulite, controllo dei bulli più difficile, insegnanti in classe senza un attimo di distrazione. E ancora: organico di sostegno sempre più "leggero" e Osservatorio regionale contro la dispersione in via di smantellamento. A meno di due mesi dall´avvio del prossimo anno scolastico, per alunni e docenti siciliani si profila una strada tutta in salita. Nell´Isola svaniranno 1.183 posti di collaboratore scolastico, 531 di assistente amministrativo e di assistente tecnico. In totale, 1.714 unità: un record.

Il tutto mentre i docenti subiscono un´ulteriore sforbiciata, che fa assumere al taglio proporzioni senza precedenti. Tre giorni fa il ministero della Pubblica istruzione ha emanato la circolare sul cosiddetto "organico di fatto" 2009-2010: meno 5.512 cattedre solo in Sicilia, quasi 500 in più rispetto alla mazzata annunciata a gennaio. Secondo le prime indiscrezioni, non potendo più tagliare neppure una cattedra di posto comune, verranno sacrificati i portatori di handicap e gli alunni più svantaggiati. Il sostegno dovrà sacrificare circa 180 posti, mentre il nucleo che da anni combatte la dispersione scolastica verrà decimato. Dagli attuali novanta operatori socio-psico-pedagogici in servizio nell´Isola si passerà a quaranta.

Nel 2002 l´allora ministro Letizia Moratti operò la prima stangata: da 400 addetti ai lavori si passò a 90. E, dopo anni di risultati positivi, la dispersione ricominciò lentamente a crescere. Gli operatori socio-psico-pedagogici svolgono un ruolo molto delicato: seguono gli alunni più difficili, quelli a rischio dispersione, cercando di recuperarli. «Il governo Berlusconi, con una politica scellerata, continua a penalizzare la scuola siciliana e i suoi progetti più innovativi, quelli rivolti ai più deboli», accusa Alessandra Siragusa, deputata palermitana del Pd.

Ma non solo: il mega-taglio al personale Ata, secondo i sindacati, metterà in ginocchio la scuola pubblica. A settembre, per due sedi, la scuola elementare Nuccio avrà solo sette bidelli. «I due edifici - spiega il dirigente scolastico, Rosalba Bono - si articolano su più piani e ognuno ha diverse ali. Non sempre si potrà assicurare la presenza di un bidello in ogni corridoio. Non si tratta solo di garantire la pulizia, ma anche la vigilanza sugli alunni».

«È un attacco alla scuola pubblica - sbotta Giusto Scozzaro, della Flc-Cgil regionale - metterà molte scuole nell´impossibilità di assicurare un bidello in ogni plesso». «La scuola sarà come un castello di carte - incalza Enzo Granato, segretario regionale della Uil Scuola - Appena un bidello o un addetto alla segreteria si ammalerà, crollerà tutto». E con meno assistenti tecnici, anche l´utilizzo dei laboratori potrà essere soltanto occasionale.

Una situazione che per il personale docente diventa drammatica. «È un taglio mai visto prima - dice Scozzaro - che in Sicilia avrà ripercussioni gravissime sul servizio e sull´occupazione: la Flc-Cgil non ci sta». In totale, tra docenti e Ata, spariranno 7.226 posti e altrettanti stipendi. Solo l´elevato numero di pensionamenti (circa quattromila) attenua parzialmente il disastro. Scozzaro chiede al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, «di superare le timidezze sulla scuola» e «di assumersi le sue responsabilità».