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Repubblica/Palermo: Buoni libro, la stangata di Natale - La Cgil: "Violato il diritto allo studio"

Saltano i contributi per le medie: da 41 a 62 euro ad alunno. I rivenditori che avevano anticipato i testi chiedono il saldo

22/12/2007
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la Repubblica

Il Comune: "Non ci sono soldi". Protestano i genitori

In un fax inviato a tutti i capi d´istituto Caruso lamenta "la carenza di risorse finanziarie assegnate a questo settore"
Il preside della Pertini: "Qui a Brancaccio oltre la metà dei ragazzi non può comprare i volumi". SALVO INTRAVAIA

È ufficiale: quest´anno il Comune non assegnerà il buono libro ai ragazzini della media. La notizia dell´ennesimo taglio alle risorse per la scuola palermitana è contenuto in un fax firmato dall´assessore comunale alla Pubblica istruzione, Marcello Caruso, inviato pochi giorni fa ai presidi degli istituti secondari di primo grado. «A causa di carenza di risorse finanziarie assegnate a questo settore, per l´anno scolastico in corso - spiega Caruso - non si potrà procedere all´erogazione dei buoni libro».
Il contro-regalo di Natale del Comune metterà nei guai genitori, alunni e anche librai. «Ci sono famiglie - racconta Rosario Ognibene, preside della Pertini a Brancaccio - che spendono per l´acquisto dei libri di testo soltanto quei 60 o 40 euro che assegna loro il Comune. Per il resto è la scuola che cerca di aiutarli, ma ora tutto si complica». I professori si danno da fare facendo qualche fotocopia, regalando qualche libro ai più bisognosi o dettando appunti. E adesso? «Oltre metà dei ragazzini della Pertini non può comprare i libri o ne compra solo qualcuno - dice il preside - Parecchi genitori sono disoccupati e, in attesa del buono, avevano avuto i testi dalle librerie senza pagarli. Come faranno?».
Un quadro a tinte fosche che riguarda migliaia di famiglie residenti nei tanti quartieri a rischio della città. La segreteria della Flc-Cgil, la categoria che rappresenta la scuola, sta raccogliendo decine di segnalazioni. «L´amministrazione comunale, mostrandosi insensibile, ancora una volta lascia in condizioni di disagio le famiglie più bisognose», racconta Marisa Cuccì, della segreteria Flc-Cgil di Palermo. Secondo la Cgil si tratta di «una violazione del diritto allo studio» che aggrava il rischio di dispersione scolastica. Pochi giorni fa anche il difensore civico, Antonio Tito, aveva criticato il taglio: «Si tratta di un gravissimo danno per i cittadini».
A Palermo frequentano la scuola media poco più di 25 mila alunni: 16.700 in seconda e terza, 8.300 in prima. Dopo avere fatto i conti con il caro-libri di inizio anno, le famiglie dei ragazzini che frequentano la seconda e la terza classe si attendevano un buono da 41,32 euro. Per quelli delle prime era prevista una cedola del valore di 61,79 euro. Un rimborso parziale per l´acquisto dell´intera dotazione libraria, che in prima non dovrebbe superare i 280 euro, una somma che scende a 108 per la seconda e a 124 per la terza. A conti fatti, Palazzo delle Aquile risparmierà circa 1,2 milioni di euro, che si aggiungono ai fondi per «piccola manutenzione e acquisto di materiale di facile consumo» dimezzati appena qualche mese fa.
La manovra del Comune mette in difficoltà anche i rivenditori di libri scolastici. «La mancata erogazione del sussidio - lamenta Francesco Flaccovio, presidente provinciale dell´Associazione librai - si traduce in una grave perdita economica per chi ha fornito i libri ai genitori in attesa della restituzione del buono. Ed è un fatto gravissimo sia per le famiglie sia per l´economia di questo settore, sempre più in crisi».