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Repubblica-Palermo-Docenti e ausiliari ecco la mappa dei tagli in arrivo

Pagina VII - Palermo LA SITUAZIONE Posti in bilico, in allarme migliaia di precari Docenti e ausiliari ecco la mappa dei tagli in arrivo In un triennio i ranghi del ...

08/05/2005
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la Repubblica

Pagina VII - Palermo
LA SITUAZIONE
Posti in bilico, in allarme migliaia di precari
Docenti e ausiliari ecco la mappa dei tagli in arrivo
In un triennio i ranghi del personale Ata si sono assottigliati di 2.700 unità. Rischia di esplodere la rivolta dei 35 mila ancora in lista d'attesa
Resta aperto il fronte dei docenti La Cgil teme "un crollo della qualità del servizio e la chiusura dei laboratori scientifici"


Dopo avere colpito gli organici degli insegnanti, la scure del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, si abbatte sul personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata). E, come avviene ormai da alcuni anni a questa parte, è la Sicilia a pagare il prezzo più alto della politica del governo nazionale. Mentre la querelle sugli organici dei docenti è tutt'altro che chiusa. I posti assegnati in extremis dal ministero alla Sicilia, secondo i sindacati della scuola, sono "insufficienti", e il pericolo di classi sovraffollate permane.
L'ultimo taglio inferto alla scuola siciliana ha colpito i posti di bidello. Tra calo degli alunni - inferiore a quello stimato in un primo tempo dal ministero - e riduzioni imposte dalla Finanziaria per il 2003, il prossimo anno nell'Isola si perderanno 545 posti di collaboratore scolastico. "Intendiamo attivare tutte le iniziative a difesa dell'organico del personale Ata, risorsa che consideriamo strategica per la scuola dell'autonomia", annuncia Gianni Di Pisa, segretario provinciale dello Snals facendo intravedere scenari di battaglia.
Basta fare pochi calcoli per comprendere quanto è costata alla Sicilia, in termini di posti di lavoro, la decisione presa dall'esecutivo di alleggerire in tre anni gli organici dei collaboratori scolastici del 6 per cento. Dal 2002-2003 al prossimo anno scolastico l'organico dei bidelli si è ridotto di 1.264 posti, cui occorre aggiungere 1.486 posti accantonati per stabilizzare gli ex co.co.co. Oltre 2.700 posti che fino a qualche anno fa sarebbero stati utilizzati per le immissioni in ruolo dei precari e che oggi rischiano di innescare una guerra fra poveri: le decine di bidelli iscritti nelle graduatorie permanenti, che il prossimo anno rimarranno senza lavoro, e gli ex co.co.co.
Nella sola provincia di Palermo, i sindacati stimano una perdita secca di almeno 150 posti, che rischiano di fare esplodere la bomba del precariato. Due anni fa, per effetto dello stesso meccanismo, un centinaio di collaboratori scolastici, iscritti in graduatoria da un decennio, restarono di punto in bianco a casa: niente incarico come negli anni precedenti. La loro protesta non si fece attendere, e una decina di loro si incatenarono al portone del Csa (l'ex provveditorato agli studi). Infatti, i tagli agli organici colpiscono soprattutto i precari, un popolo di circa 35 mila unità che una ventina d'anni fa decise di intraprendere una strada dall'esito certo e collaudato: l'assunzione a tempo indeterminato dopo alcuni anni di gavetta.
Ma che cosa significa essere a corto di bidelli? "Temiano - dice Enza Albini, segretario generale della Flc Cgil siciliana - un crollo della qualità del servizio scolastico, assicurato anche dal personale Ata". Secondo la Cgil i tagli determineranno "chiusura di laboratori scientifici e linguistici, mancata assistenza ai disabili, scarsa igiene e sicurezza nelle scuole, tempo scuola sempre più ridotto".
Tra l'altro, non è affatto chiusa la diatriba sugli organici del personale docente, che a fine marzo portò i sindacati a occupare gli uffici della direzione scolastica regionale. Con le 80 cattedre assegnate in extremis alle scuole superiori dell'Isola dal ministro Moratti, e i posti accantonati dalla scuola elementare e media (314 in tutto), si dovrebbe fare spazio a oltre seimila alunni in più rispetto all'anno in corso: come dire, classi di 40 alunni.
Secondo i sindacati, per evitare al superiore classi strapiene, mancherebbero all'appello ancora altri 120 posti. Per questo lo Snals pensa a un ricorso al Tar. Intanto la protesta si allarga e raggiunge direttamente il ministero dell'Istruzione. Domani a Roma si protesterà contro il taglio agli organici: la Cgil annuncia "che una folta delegazione di docenti e Ata siciliani parteciperà al presidio davanti al ministero, organizzato dai sindacati".
s. i.