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Repubblica/Palermo: I "Rimandati" guidano la rivolta avanza la destra ma non nei licei

Viaggio nei movimenti giovanili alla prova in una nuova stagione di lotte studentesche

05/12/2007
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la Repubblica

ANTONELLA ROMAN0

Fino a pochi anni fa a occupare le scuole erano i ragazzi di sinistra. Adesso è il coordinamento dei "Rimandati", appoggiato da Azione giovani, il movimento giovanile di An, a capitanare la rivolta in corso nelle scuole. Collettivi dei "Rimandati", che si professano apolitici e apartitici, stanno prendendo piede rapidamente in tanti istituti. Non hanno bisogno di svelare chi sono, per raccogliere adepti. Sfruttano, goliardicamente, il nome che ormai tutti associano al responsabile della Pubblica istruzione Fioroni, il ministro cattivo, che vuole reintrodurre gli esami di riparazione. E conquistano così gli studenti, pronti a scendere in piazza e a occupare le scuole per l´edilizia scolastica a pezzi ma anche contro il governo Prodi. Un gioco da ragazzi, specie a ridosso delle feste di Natale.
Pare sia stata stilata una mappa delle scuole da occupare. A aderire alle iniziative, finora, sono licei poco "politicizzati" e dove la rappresentanza studentesca è meno agguerrita, come gli istituti tecnici e quelli socio-psicopedagogici (ex magistrali), storicamente estranei ad autogestioni, assemblee, occupazioni. Da quando l´ex Sinistra giovanile, in via di trasformazione con la nascita del Pd, non detiene più l´egemonia nelle scuole, a fronteggiarsi nel mondo studentesco ci sono oggi nuove sigle, a partire dalla rete Reds, primo sindacato studentesco, vicino alla Cgil, che ha già al suo attivo un paio di riuscite manifestazioni.
«Queste occupazioni sono totalmente infondate, senza una base politica. Non si può occupare solo per far cadere il governo Prodi. Stanno provando in tutte le scuole. Fatto sta che al De Cosmi l´occupazione è già finita, gli studenti non sono convinti di occupare», dice Sofia Sabatino, alunna del classico Meli e leader di Reds, movimento che sta organizzando una settimana dello studente al liceo Umberto, con lezioni di cinema, di arte e di attualità, e che ha aperto una trattativa sull´edilizia scolastica con l´assessore provinciale alla Pubblica istruzione. Resiste la "giovanile" di Rifondazione comunista, gli Studentsx. E ci sono i movimenti pacifisti.
A destra non esistono veri gruppi studenteschi vicini all´Udc e a Forza Italia. Così il coordinamento dei "Rimandati" spopola. Le cifre? Il suo portavoce, Gaetano Sciortino, ultimo anno del Cannizzaro, sta per essere eletto presidente della Consulta studentesca. Più aumentano i volantinaggi e le occupazioni, più cresce il consenso in suo favore. Dopo due elezioni annullate, martedì prossimo i 123 rappresentanti della Consulta delle scuole di Palermo e provincia torneranno alle urne. Con 56 voti, contro i 38 del candidato appoggiato dalle sinistre, è di gran lunga il favorito.
«Siamo un coordinamento apolitico. Io sono di destra ma con noi stanno anche ragazzi di sinistra», dice Sciortino. «Le occupazioni? Ogni scuola ha i suoi rappresentanti di istituto che decidono. Noi siamo lì solo per dare una mano. Loro si riconoscono nella nostra piattaforma rivendicativa e la adottano - aggiunge Sciortino - È chiaro, siamo contro la riforma Fioroni, contro il caro libri, vogliamo la rappresentanza paritaria negli organismi collegiali».
Azione studentesca, il cui responsabile provinciale è Nino Costa, coadiuva ufficialmente il movimento dei "Rimandati", secondo un´alleanza sancita alla prima manifestazione del coordinamento, fatta il 26 ottobre. «Come Azione studentesca diamo una mano ai ragazzi che vogliono fare occupazione - dice Costa - Ma l´occupazione non è rossa né nera. Al De Cosmi il preside non parla più con gli studenti».
Paolo Toro, del classico Garibaldi, responsabile dei giovani di Rifondazione, invita a un dialogo più ragionato. «Servono - dice - metodi meno insurrezionalisti di quello che stanno adottando le destre. Entrano nelle scuole più vulnerabili. È più facile creare un movimento partendo da chi non ha un´idea precisa della politica. Per fortuna perdono credibilità. Al Garibaldi dopo le vacanze faremo iniziative diverse, di analisi e di riflessione».