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Repubblica-Palermo-In piazza contro le aule sporche

bidelli rifiutano di fare le pulizie. Lezioni a rischio anche per la Falcone, la Cesareo e la Tomaselli In piazza contro le aule sporche Bimbi e genitori della Trieste bloccano via Sampo...

03/02/2004
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la Repubblica

bidelli rifiutano di fare le pulizie. Lezioni a rischio anche per la Falcone, la Cesareo e la Tomaselli
In piazza contro le aule sporche
Bimbi e genitori della Trieste bloccano via Sampolo per due ore
SALVO INTRAVAIA


Blocco stradale per ottenere aule e bagni puliti. Ieri mattina poco dopo le 8,30 i genitori della scuola elementare Trieste, dopo avere verificato la sporcizia di aule, bagni e corridoi sono scesi in strada bloccando il traffico per quasi due ore. "Non ne possiamo più - dice Maria Grazia Santoro, mamma di un bambino - È una situazione assurda che ci trasciniamo dall'inizio dell'anno. Per i nostri figli vogliamo ambienti scolastici puliti". Sabato scorso l'assenza per malattia dei tre ex lsu che garantiscono il servizio di pulizia aveva costretto la direttrice a comunicare ai genitori che nei giorni seguenti l'orario di lezione sarebbe stato dimezzato, con uscita alle 10,50. E mamme e papà, esasperati dal tira e molla che da quattro mesi - a causa del rifiuto di imbracciare la scopa da parte degli esecutori scolastici transitati nel 2000 come bidelli dal Comune allo Stato - mette in forse quasi giornalmente le lezioni e in pericolo la salute dei bambini, hanno risposto con un manifesto in cui veniva preannunciata la mobilitazione "per le condizioni igieniche al limite".
Per quasi tutta la mattinata il traffico in via Sampolo e nella zona circostante è letteralmente impazzito, ritornando alla normalità verso mezzogiorno. Tra i manifestanti anche tanti bambini. Le forze dell'ordine hanno solo potuto tentare di convincere i genitori a sospendere la protesta ma inutilmente. Oggi alla Trieste le lezioni riprenderanno regolarmente, ma quanto durerà? "Siamo stanchi - commenta la direttrice Maria Orsolina Mendola - e la situazione è molto critica. Gli ex lsu sono rientrati, ma appena se ne assenta anche uno solo la situazione esplode e siamo costretti a tornare al tempo ridotto". Al Trieste, su un organico di 11 bidelli, a pulire sono soltanto in quattro, un supplente e tre dipendenti di una cooperativa inviati a ottobre per tamponare una situazione diventata insostenibile. La protesta degli esecutori scolastici (un migliaio in tutto, fra ex comunali e ex provinciali) che da tre anni mette in ginocchio la scuola palermitana si è recentemente riaccesa a causa di una sentenza della Corte d'appello di Palermo che ha dato ragione a quattro di loro, reintegrandoli tra il personale di Palazzo Comitini. I circa 200 che dall'inizio dell'anno dicono no alla ramazza in questi giorni stanno diventando sempre di più e rischiano di bloccare la scuola pubblica. Marco Frasca Polara, consigliere Ds della circoscrizione 8, chiede per la Trieste "il raddoppio delle unità lavorative". Ma la soluzione non appare semplice. "Ho comunicato al ministro Moratti, al sindaco e al prefetto - dice il provveditore Paolo Giambalvo - che la protesta sta crescendo, ma per carenze di risorse purtroppo non so come tamponare la situazione". Giambalvo ha anche chiesto un incontro al presidente della provincia Musotto e per accelerare le fasi del contenzioso "conta nell'estensione degli effetti della sentenza del 22 gennaio agli altri esecutori provinciali in guerra col provveditorato".
Crisi vicina anche alla media Cesareo, all'elementare Tomaselli e all'istituto comprensivo Falcone allo Zen dove la preside, Silvana Ricotta, ammette lo stato "di estrema precarietà e il rischio che la popolazione possa insorgere da un momento all'altro". Intanto il rientro tra i ranghi della Provincia dei quattro esecutori che hanno vinto la battaglia legale non sembra sarà un'operazione rapida. Dalla Provincia dicono che "dopo la notifica del provvedimento occorre una serie di adempimenti, tra cui non è esclusa la modifica della pianta organica, e che la Finanziaria del 2002 non consente l'estensione della sentenza della Corte d'appello di Palermo a tutti gli esecutori che si sono rivolti al giudice". E mentre Musotto fa sapere che quanto prima incontrerà Giambalvo, ancora non si sa se la Provincia ricorrerà in Cassazione contro la sentenza del 22 gennaio. Insomma, la questione delle pulizie nelle scuole sembra lontana da una rapida soluzione, mentre i genitori sono disposti a scendere in piazza "anche tutti i giorni", come annuncia un papà della Trieste.


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