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Repubblica-Palermo.L'apertura è flessibile

Le quinte classi inizieranno il 23 settembre. Martedì vertice con i nove provveditori. E il decreto sulla sanità sarà riesaminato Scuola, l'apertura è flessibile La giunta conferm...

30/08/2002
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la Repubblica

Le quinte classi inizieranno il 23 settembre. Martedì vertice con i nove provveditori. E il decreto sulla sanità sarà riesaminato
Scuola, l'apertura è flessibile
La giunta conferma l'avvio il 30, ma ogni istituto può anticipare
Provvedimenti per 65 milioni di euro destinati alla pubblica istruzione. La legge sul diritto allo studio al voto entro settembre
CARMELO LOPAPA


Si torna a scuola il 30 settembre. Il governo Cuffaro non ritira il contestato decreto dell'assessore Fabio Granata con il quale è stato rinviato di due settimane l'avvio dell'anno scolastico in Sicilia. Ma sarà un ritorno ai banchi "flessibile", nel senso che gli istituti che lo vorranno, seguendo una dettagliata procedura, potranno anticipare la data. E di certo le porte si apriranno una settimana prima, il 23 settembre, per gli studenti degli ultimi anni delle superiori, i quali avranno così la possibilità di chiudere il 7 anziché il 14 giugno e preparare adeguatamente gli esami.
Si chiude così, con la mediazione molto democristiana gestita dal presidente Cuffaro, lo scontro tra An, favorevole al rinvio, e Forza Italia, scesa in polemica col vice ministro Gianfranco Miccichè per contestare il decreto. Per trovare una soluzione è stata convocata una giunta straordinaria, ieri mattina, nel corso della quale le posizioni sono rimaste immutate ma è stato raggiunto un compromesso. Mentre nella stessa seduta è stato deciso il ritorno in giunta del decreto taglia deficit sulla sanità, che per altro l'assessore Cittadini si è già detto disposto a rivedere.
Apertura "flessibile". Il compromesso a tre fra il vice presidente forzista Castiglione, Cuffaro e Granata ha sancito la convocazione, per martedì, di una riunione con i nove provveditori dell'isola. In quella sarà definito un percorso "il più possibile univoco" per agevolare l'avvio regolare delle lezioni. In giunta il braccio di ferro tra Castiglione (concorde con Miccichè) e Granata è stato serrato. Il primo a spingere per un ripensamento, il secondo fermo sulle sue posizioni. "La discussione è stata franca e proficua - racconta Granata - abbiamo preso atto della fondatezza di alcune questioni sollevate dal mondo della scuola che dirimeremo nell'incontro di martedì". E se per il presidente palermitano di An Marzio Tricoli "la decisione della giunta conferma la correttezza di An", la lettura di Castiglione è di tutt'altro tenore: "La decisione dimostra che le motivazioni poste da Forza Italia erano valide. Martedì definiremo coi provveditori un'apertura flessibile, secondo le singole esigenze di ogni realtà". Sì, ma anticipare la data sarà molto complicato, fa subito sapere l'assessore Granata: "L'anticipo dovrà essere deciso dal consiglio dei docenti, poi da quello d'istituto, e infine l'atto dovrà essere pubblicato per 15 giorni sull'albo della scuola. Diversamente sarà privo di validità".
A conti fatti, sia An che Forza Italia cantano vittoria. Ma ad aver incassato l'accordo è in realtà il presidente Cuffaro. Granata, intanto, annuncia una circolare con la quale saranno destinati 50 milioni di euro all'edilizia scolastica nei piccoli comuni e 15 milioni di euro per contributi una tantum per il mantenimento scolastico degli studenti disagiati. Resta fermo l'impegno di approvare in aula entro settembre la legge sul buono scuola.
Marcia indietro sulla sanità. "Sono pronto, se necessario, ad apportare alcune modifiche al decreto "tagliaspese" per migliorarne gli effetti", dichiara l'assessore Cittadini al termine dell'incontro avuto con i sindacati, i rappresentanti degli ordini dei medici e alcuni direttori sanitari. Il responsabile della Sanità ha sottolineato come il blocco delle assunzioni resterà in vigore solo fino al 31 dicembre, sarà dunque temporaneo. E in ogni caso verranno effettuate le assunzioni già deliberate, a cominciare dalle cinquanta di medici e infermieri che hanno già lasciato la loro attività al Nord per trasferirsi in Sicilia. Cittadini ha confermato poi la volontà di procedere alla razionalizzazione della rete delle guardie mediche. Un nuovo incontro con gli operatori è già fissato per il 3 settembre. Anche alla luce dell'esito che avranno questi incontri, il decreto taglia deficit - così hanno deciso Cuffaro, l'assessore al Bilancio Alessandro Pagano e gli altri componenti di giunta - sarà riesaminato "ed eventualmente modificato" in una prossima riunione di governo. In mattinata anche il presidente regionale dell'Associazione italiana ospedalità privata, Vito Sabbino, aveva bocciato il decreto: "Va modificato".