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Repubblica-Palermo-La Disneyland accattivante degli anti-darwin

Disneyland accattivante degli anti-darwin punto di partenza filosofico, che può soddisfare o meno i nostri interrogativi di uomini, si deduce che sin dall'inizio nessun fine intelli...

18/08/2004
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la Repubblica

Disneyland accattivante degli anti-darwin
punto di partenza filosofico, che può soddisfare o meno i nostri interrogativi di uomini, si deduce che sin dall'inizio nessun fine intelligente ha guidato l'evoluzione. Se l'intelligenza esiste oggi, è perché essa è evoluta da sé attraverso processi materiali senza scopo.
Di contro, un creazionista è una persona che crede nell'esistenza di un creatore, che ha causato l'esistenza del mondo e dei suoi esseri viventi a favore di uno scopo. Nell'uso darwinista stretto, che domina non solo la letteratura scientifica professionale e popolare ma anche i mezzi di comunicazione di massa, un creazionista è però anche una persona che prende alla lettera la descrizione della creazione nel libro della Genesi. Il mondo fu creato in una settimana non più di 10.000 anni fa; le principali caratteristiche geologiche furono prodotte in seguito al diluvio universale, e non ci sono state grandi innovazioni nelle forme dei viventi dall'inizio.
Non è così semplice come potrebbe sembrare: da un lato la scienza, dall'altro un credo pre-moderno. Da sempre siamo abituati alla guerra intellettuale fra creazionisti, evoluzionisti ed ibridi intermedi, lotta riportata alla ribalta di recente, nel nostro Paese, dal tentato e fortunatamente fallito provvedimento del Ministro Moratti di eliminare l'insegnamento della teoria darwiniana nelle scuole. Stavolta, però, la notizia in arrivo dagli States colpisce per l'inusuale strategia utilizzata per promuovere l'approccio creazionista al di fuori dei tradizionali circuiti di scuole e musei: non più simposi, conferenze e dibattiti, ma riproduzioni di Adamo ed Eva a grandezza naturale, pubblicità di pacchetti vacanza all'insegna della ricerca delle tracce dell'arca di Noè nel Grand Canyon, videogiochi per ragazzi che contrappongono il valore scientifico della storia alla crescita spirituale. Una soluzione di impatto sicuro ma anche un'allarmante propaganda pseudo-religiosa di dubbio valore. Perché pare proprio che questo, ossia il reclutamento con ogni mezzo di giovani anime, sia lo scopo principale dell'operazione e che il dibattito, quello originario, prettamente intellettuale, abbia ormai abbandonato le aule universitarie o i documentari televisivi. Insomma, si è non solo abbassato il livello del dialogo ma si è modificato lo stesso obiettivo, si è aggiustato il tiro, si sono sostituiti gli interlocutori.
Il reverendo Hovind ha infatti predisposto perfino un sito internet (https://www. drdino. com/index. jsp) dal quale non solo dispensa i suoi sermoni creazionisti ma vende libri, fossili, materiale educativo per ragazzi e, naturalmente, reclamizza le iniziative turistico-ricreative per gruppi e famiglie. Pare proprio che in un'epoca e in una società, quelle contemporanee, dove davvero vince il più forte e occorre adattarsi e cambiare tattica ogni santo giorno pur di sopravvivere, al di là dei credo intellettuali o di fede, prevale la dura legge del mercato. Anche per un uomo di chiesa, anche se in gioco c'è la spiritualità dei fedeli e non le entrate di un esercizio commerciale. Paradossalmente, quindi, anche un creazionista come il reverendo Hovind sposa (più o meno inconsapevolmente) la lezione di Charles Darwin e trova nuovi modi per adattarsi alla realtà in continuo mutamento, per sgominare magari l'accanita concorrenza di congregazioni "avversarie". Insomma, un vero approccio darwinista applicato alla propaganda di un creazionista: una specie di mostro, proprio come una di quelle creature preistoriche tanto ridicolizzate al parco divertimenti del Dr. Dino! Stiamo attenti, però, a non parlarne in giro dalle nostre parti o ci ritroveremo nuovi disneyland all'italiana, magari organizzati da qualche zelante ministro...
ignazio marino