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Repubblica/Palermo: Maturità, esami senza i prof

Allarme per gli insegnanti di informatica e economia aziendale. Che sono state lo scritto in parecchi istituti

22/06/2007
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la Repubblica

Ieri la seconda prova: all´appello mancano 100 commissari

SALVO INTRAVAIA

Cercansi insegnanti di informatica e economia aziendale per la maturità. L´emergenza legata alla fuga dei commissari esterni, che in alcune commissioni rischia addirittura di bloccare gli esami, non è ancora passata. Ieri mattina, si è svolta la seconda prova scritta dell´esame di Stato che in provincia di Palermo vede impegnati 14 mila studenti. E non sono state poche le commissioni in cui mancava proprio il docente incaricato dal ministero di correggere il compito. Dall´Ufficio scolastico provinciale (l´ex provveditorato agli studi) fanno sapere che i commissari di latino designati per la seconda prova al liceo classico erano tutti al proprio posto. Chi ha avuto qualche dubbio sulla traduzione di Seneca avevano a chi chiedere lumi. Chi ha invece incontrato difficoltà con la trigonometria o i numeri integrali si è dovuto arrangiare da solo. Al momento dell´apertura delle buste ieri mattina mancavano all´appello diversi docenti di matematica: che è stata la seconda prova scritta allo scientifico. Gli alunni di una cinquantina di classi hanno dovuto iniziare la prova senza il prof di quella materia. In provincia di Palermo, sono state il 15 per cento le commissioni che hanno iniziato la prova scritta specifica del singolo indirizzo senza il docente che poi la correggerà. In tutto, secondo un ultimo conteggio, mancherebbero ancora all´appello poco meno di 100 commissari. Ma l´emergenza di queste ore riguarda gli insegnanti di informatica (secondo scritto in alcune classi dell´istituto tecnico industriale) e quelli di economia aziendale (seconda prova scritta all´istituto tecnico commerciale). «Non se ne trovano neppure tra i neo laureati», raccontano gli indaffaratissimi impiegati del provveditorato che, ancora una volta, hanno passato l´intera mattinata con l´orecchio incollato alla cornetta. Ormai da tre giorni, rientrano a casa dopo le 10 di sera. Per avere un´idea della concitazione con la quale si lavora al terzo piano degli uffici di via Praga basta fare quattro passi nei corridoi. Diversi presidenti di commissione si sono stancati di aspettare e qualcuno minaccia di mollare tutto. Ieri verso le 13 uno di loro si è presentato per sapere quando sarebbe arrivato il suo turno: era imbufalito. «Mi mancano due docenti, quello di storia dell´arte e quello di scienze», gridava mentre andava dietro al malcapitato funzionario che non sapeva come risolvergli il problema in tempi così ristretti. «Domani, come faremo a concordare la struttura della terza prova?», gli chiedeva in tono polemico minacciando di «bloccare gli esami e di andarsene a mare». Mentre nella stanza accanto un giovanissimo neo commissario di economia aziendale, nominato seduta stante, si adoperava per trovarne un altro con una telefonata al cellulare. «Se vieni - spiega alla collega al telefono - ti nominano subito». I componenti del nucleo organizzato dal provveditore agli studi, Rosario Leone, cercano in tutti i modi di colmare i vuoti. «Basta che abbiano la laurea per insegnare quella materia», dicono. E in portineria uno di loro al telefonino chiede al suo interlocutore: «Mi puoi trovare un commissario di informatica. Sai non se ne trovano». Sarà stato fortunato? Lo sapranno gli alunni lunedì, quando saranno chiamati a svolgere la terza prova scritta.