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Repubblica-Palermo-Meno insegnanti, asili in crisi

Pagina VII - Palermo Meno insegnanti, asili in crisi Classi affollate, tempo pieno solo in un terzo delle scuole In tre anni 1.480 bambini in più e 24 cattedre perdute per...

08/05/2005
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la Repubblica

Pagina VII - Palermo
Meno insegnanti, asili in crisi
Classi affollate, tempo pieno solo in un terzo delle scuole
In tre anni 1.480 bambini in più e 24 cattedre perdute per la riduzione degli organici. In ogni aula 26 alunni
Sono in aumento anche i portatori di handicap, eppure diminuisce il numero dei maestri di sostegno
SALVO INTRAVAIA


Scuola materna in crisi a Palermo. Aumentano i bambini, diminuiscono le maestre, il tempo pieno è sempre più raro, le classi stracolme, gli insegnanti di sostegno scarseggiano. Il tetto imposto dall'ultima Finanziaria del governo Berlusconi agli organici del personale docente costringe i presidi, alle prese con lunghe liste d'attesa, a riempire le classi all'inverosimile.
Ecco, in base dell'organico predisposto dal ministero dell'Istruzione un paio di settimane fa, le sfide che piccoli alunni e maestre si troveranno ad affrontare dal prossimo mese di settembre, l'ultimo dell'era Moratti prima delle prossime elezioni. Il bilancio, piuttosto scoraggiante, emerge mettendo a confronto l'organico di diritto 2005-2006 e quello dell'anno scolastico 2002-2003, l'ultimo gestito dal governo di centrosinistra. In città, il prossimo anno, solo 39 classi di materna su 100 assicureranno l'orario dalle 8 alle 16 (il cosiddetto "tempo normale"), contro le 70 della Sicilia e le 91del resto d'Italia.
Nel 2001 a Palermo le sezioni a "tempo normale" erano 55 su 100. Da allora - a causa dei tagli agli organici, per via delle sempre più rigide norme igienico-sanitarie sulle mense scolastiche, per la carenza di aule e per cercare di assorbire una parte dei piccoli in lista d'attesa - una parte delle sezioni a tempo normale (che funzionano con due maestre) è stata trasformata a tempo ridotto (orario (8-13), a carico di una sola insegnante. Insomma, la possibilità di convertire una sezione a "tempo normale" in due a "tempo ridotto" ha consentito di aumentare le classi con un occhio al portafogli, visto che malgrado 1.480 bambini in più si sono perse per strada 24 cattedre.
Ma le classi che assicurano otto ore di lezione giornaliere sono le più ambite dai genitori, soprattutto se entrambi impegnati a lavorare, e il prossimo anno saranno affollatissime. Le 154 sezioni a tempo normale che rimarranno a Palermo dovranno accogliere quattromila bambini di età compresa fra tre e cinque anni: in media, 26 a sezione. Quattro anni fa erano 24. Saranno invece poco più di 22, in media, a livello provinciale e regionale. Per recuperare il gap che allontana la Sicilia dalle medie nazionali, sarebbe necessario che il ministero dell'Istruzione assegnasse 1.184 cattedre. Il che costituirebbe una manna dal cielo per le decine di migliaia di precari in attesa da anni di un posto stabile.
Stesso discorso per il sostegno. Nel 2002-2003, ai 106 piccoli portatori di handicap palermitani il ministero assegnò 61 docenti di sostegno in pianta stabile. L'anno prossimo, per assistere 159 bambini, ne sono previsti due in meno (59): disabili in forte aumento (più 50 per cento) e risorse in calo del 3 per cento. Unica speranza i cosiddetti posti in deroga, che verranno assegnati dal direttore scolastico regionale, Guido Di Stefano, ad agosto ma solo agli alunni in condizioni di particolare gravità.