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Repubblica/Palermo: Più disabili, meno prof di sostegno

Il ministero impone tagli alle cattedre. Genitori in allarme

05/08/2007
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la Repubblica

Di Stefano: "Necessario raggiungere i risparmi previsti dalla Finanziaria"
Sindacati sul piede di guerra "Con queste riduzioni avremo classi sovraffollate"
La Sicilia perderà 176 posti protestano le famiglie "È una lesione dei diritti"

SALVO INTRAVAIA

Aumentano gli alunni disabili e diminuiscono gli insegnanti di sostegno. È il tributo che la scuola siciliana dovrà pagare al risanamento dei conti pubblici. Ma la scure di Padoa-Schioppa non si abbatte soltanto sui portatori di handicap. Il taglio complessivo, solo in parte giustificato dal calo della popolazione scolastica dell´Isola (meno settemila alunni), veleggia verso le 1.200 cattedre. E a farne le spese saranno soprattutto gli alunni più deboli e gli studenti delle superiori. Insomma, il 18 settembre in Sicilia la scuola si aprirà nuovamente all´insegna dell´austerity.
Durante l´ultimo incontro con il direttore dell´Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, i sindacati hanno lanciato il grido d´allarme. Ma sembra che il diktat sulle dotazioni del personale docente per l´anno scolastico 2007-2008 sia arrivato direttamente da Roma. «Questa regione - scrive Di Stefano ai rappresentanti di categoria - per raggiungere i risparmi previsti dalla legge finanziaria deve, tenuto anche conto del calo demografico, decrementare i posti dell´organico di adeguamento 2007-2008».
La decisione di tagliare sul sostegno è arrivata «nel corso di recentissime riunioni a Roma» in cui, riferisce Di Stefano, «sono stati formalmente comunicati gli obiettivi da raggiungere per evitare l´applicazione della "clausola di salvaguardia" che, operando sui fondi di funzionamento delle scuole, ne ridurrebbe pesantemente la funzionalità». Un meccanismo, quello della "clausola", che per le scuole è un capestro: se i tagli non si allineano con quelli previsti dalla legge di bilancio, l´intero sistema scuola riceverà meno risorse. «In tale situazione - argomenta il direttore regionale - è stato necessario rivedere la situazione delle classi formate, spesso illegittimamente, dai dirigenti scolastici e rivisitare i posti di sostegno». Un modo elegante per dire che l´anno prossimo gli insegnanti dovranno aspettarsi classi più affollate e disabili senza o con pochissime ore di sostegno.
Non si è fatta attendere la dura reazione dei sindacati. Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola e Snals contestano in un documento «la logica ragionieristica dell´amministrazione nella definizione dell´organico del personale», evidenziano «l´incoerenza nell´applicazione delle norme sulla formazione delle classi» che contribuiscono - sostengono i sindacati - a «quel sovraffollamento che potrebbe determinare fenomeni di dispersione». Infine Cgil, Cisl, Uil e Snals denunciano «un taglio sulle proposte di nuovi posti di sostegno in deroga».
I numeri parlano da soli. Nel prossimo settembre gli alunni con handicap saranno 20.543, mentre gli insegnanti specializzati saranno in tutto 12.789. Nel 2006-2007 i docenti di sostegno all´opera in Sicilia sfiorarono le 13 mila unità, mentre i portatori di handicap erano poco più di 20 mila. A conti fatti, 369 alunni in più e 176 cattedre in meno. Sarà quella di Palermo la provincia che dovrà sobbarcarsi l´onere più pesante, con un insegnante di sostegno ogni 1,74 disabili. Allarmato Salvatore Crispi, responsabile del Coordinamento H: «Parlare di tagli e di riduzioni - dice - è una lesione dei diritti sanciti dalla vigente legislazione e significa creare ulteriori disagi sia ai ragazzi disabili e ai loro familiari, sia all´organizzazione della scuola».