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Repubblica/Palermo: Salta il tempo pieno alle elementari

Per effetto dei tagli respinte le richieste delle famiglie su 30 e 40 ore

16/04/2009
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la Repubblica

Con le cattedre soppresse sarà impossibile garantire il servizio

SALVO INTRAVAIA

«La maggior parte dei genitori siciliani che hanno richiesto 30 ore settimanali in prima elementare non verranno accontentati e diverse centinaia che hanno chiesto il tempo pieno rimarranno delusi». È il primo commento di Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc Cgil, dopo l´incontro sugli organici della scuola primaria con il direttore dell´Ufficio scolastico regionale (Usr), Guido Di Stefano. L´impatto del megataglio di 42 mila posti imposto alla scuola dal ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, comincia a delinearsi anche in Sicilia. Per il momento è stato affrontato il nodo della scuola elementare, tra qualche settimana si passerà alla scuola secondaria. E la tanto strombazzata "scelta" da parte dei genitori dei 4 modelli-orario (24, 27, 30 e 40 ore) per l´iscrizione in prima elementare va a farsi benedire. Nell´incontro svoltosi l´altro ieri Di Stefano, al quale la Gelmini ha riconfermato la fiducia, ha dovuto chiarire come stanno le cose.
«L´80 per cento delle richieste di prima classe a 30 ore - dichiara Scozzaro - non potrà essere soddisfatto, idem per quasi 1.300 richieste di tempo pieno». Il perché è presto detto. Nell´Isola, tra "maestro unico" e taglio delle "compresenze", soltanto all´elementare salteranno 1.491 cattedre. E, a prescindere dalle richieste di mamme e papà, le scuole dovranno fare quadrare i conti con l´organico che assegnerà l´Usr. Basta un esempio. Dal prossimo anno, al circolo didattico De Gasperi di Palermo verrà messa in funzione la mensa e si potrà avviare il tempo pieno. In base alle richieste dei genitori il dirigente scolastico, Maria Giovanna Granata, ha richiesto l´attivazione di due prime a 40 ore e due prime a 30 ore. Ma occorre risparmiare: dunque, tempo pieno per una sola classe e 3 classi con 27 ore settimanali. Secondo la deputata Alessandra Siragusa (Pd) "il taglio colpisce in modo abnorme la Sicilia" che da sola paga il 15 per cento delle 9.967 cattedre cancellate da settembre. La Lombardia solo il 7 per cento del totale. Tra docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) salteranno oltre 7 mila posti. "Tutti i precari della scuola - continua Scozzaro - saranno licenziati e andranno in esubero 695 docenti di ruolo: siamo allo sfascio della scuola siciliana". Contro i tagli del governo, domani mattina alle 10,30 la Flc Cgil organizzerà un presidio a piazza Indipendenza a Palermo.

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