Repubblica/Palermo: Scuola, boom di abbandoni alle medie
Dispersione all´8 per cento, il triplo rispetto al resto d´Italia
Restano invariati i dati sulle elementari. Lieve flessione alle superiori. L´assessore Leanza: "Servono aiuti alle famiglie" |
Scuola, boom di abbandoni alle medie |
Dispersione all´8 per cento, il triplo rispetto al resto d´Italia |
SALVO INTRAVAIA |
La scuola siciliana non riesce ad uscire dal tunnel della dispersione. In forte aumento quella della scuola media, stabile all´elementare e in lieve calo al superiore, il fenomeno continua a preoccupare. Anche perché a livello nazionale è in costante diminuzione. Le notizie che arrivano dal convegno intitolato "Tutti al proprio posto: buone prassi per contrastare la dispersione scolastica" delineano un quadro della scuola isolana che continua ad essere a tinte fosche. Stando ai dati (relativi al 2005/2006) diffusi ieri, l´uscita del tunnel è ancora lontana. E in provincia di Palermo la situazione è ancora più critica: l´8,3 per cento di dispersione alla media è triplo rispetto alla media nazionale.
Ne è consapevole lo stesso assessore regionale alla Pubblica istruzione, Nicola Leanza, che parla di «rilancio della scuola in Sicilia. I dati certi da cui oggi è possibile partire ci dicono - spiega - che la scuola da sola non è in grado di affrontare il problema. Occorre senso di responsabilità, per questo il sistema scolastico deve essere collaborato dagli enti locali, e dalle famiglie».
Una attenta lettura dei dati raccolti dall´Osservatorio guidato da Maurizio Gentile conferma questa tesi. Alla scuola elementare l´insieme di «evasori» (coloro che non mettono piede a scuola neppure per un giorno), «abbandoni» (chi getta la spugna a metà anno), prosciolti e bocciati resta costante: 0,67 per cento. Ma al leggero calo dei bocciati si affianca un aumento degli abbandoni e degli evasori: 450 bambini di scuola elementare che anziché andare a scuola fanno altro. «È quella parte di dispersione - spiega Maurizio Gentile - di cui dovrebbero farsi carico in primo luogo gli enti locali». Ma l´inaspettato boom arriva dalla scuola media che in 12 mesi passa dal 5,3 al 5,9 per cento. Colpa degli oltre 8.200 ragazzini bocciati, ma anche dei 1.500 che evadono clamorosamente l´obbligo scolastico per dedicarsi a lavoretti saltuari e attività al limite della legalità. Secondo Gentile, in questo caso, «è il meccanismo di valutazione degli insegnanti che va rivisto». Bocciare meno? Forse, ma spesso le bocciature arrivano dopo lunghissimi periodi di assenze. Le uniche note positive giungono dalla scuola superiore che fa registrare un calo della dispersione di mezzo punto (si attesta al 15,1 per cento) stemperato da un incremento dei «promossi con debito»: quasi 32 per cento. Il dossier dell´Osservatorio conferma ancora una volta che le condizioni socio economiche della regione condizionano pesantemente la permanenza a scuola degli alunni e i loro risultati. La strategia messa in campo da Leanza passa attraverso «l´imminente presentazione di un disegno di legge sul diritto allo studio, l´incremento dei fondi per la scuola (300 milioni di euro di Por), un nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica e l´adeguamento entro tre anni di tutti gli edifici scolastici alle norme sulla sicurezza». Quest´anno, lo staff di Gentile ha anche monitorato la frequenza della scuola dell´Infanzia (l´ex materna) e gli iscritti alla Formazione professionale. «La scuola materna statale, frequentata in Sicilia dalla metà dei bambini - nota Gentile - è fortemente carente». E che fine fanno i 4 mila ragazzini che dalla media passano alla Formazione professionale? I corsi iniziano tra febbraio e marzo e nei mesi di vuoto rischiano di allungare la lista dei «dispersi». Ma l´assessore promette: «I corsi il prossimo anno inizieranno a settembre». |