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Repubblica/Palermo: Scuole superiori, 30 alunni per classe

Tagli alle cattedre, allarme sicurezza: i sindacati si appellano al prefetto Palermo perderà 348 professori Staranno più stretti gli iscritti alle prime disabili in difficoltà

17/05/2009
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la Repubblica

SALVO INTRAVAIA

Il taglio agli organici della scuola superiore rischia di fare scoppiare le classi in città. La Flc-Cgil, per garantire la sicurezza, ha chiesto ai presidi e agli amministratori locali di far rispettare i limiti di affollamento e agli organismi di controllo (prefetto, Protezione civile, vigili del fuoco) di verificare che in nessun´aula il numero di alunni superi quello previsto dalla legge. La Cisl Scuola ha già avviato un controllo caso per caso sulle classi "fuori legge".
I capi d´istituto però non hanno molte carte in mano per ovviare ai prevedibili disagi. Anzi, per effetto della riduzione delle cattedre disposto dai ministri Tremonti e Gelmini, a settembre la situazione rischia di precipitare nell´emergenza. Le scuole della provincia di Palermo, in termini assoluti, perdono un numero di posti maggiore rispetto alle altre province siciliane. A fronte di un calo di quasi mille studenti, salteranno 348 posti di insegnante. Per comprendere la sproporzione fra calo degli alunni e taglio delle cattedre basta trasformare i dati in termini percentuali. L´organico della scuola superiore verrà decurtato del 6,4 per cento, mentre il calo degli studenti è modesto: meno 1,5 per cento. In provincia di Catania, a fronte di un calo di poco superiore ai mille alunni, se la cavano con un taglio di 296 posti: il 5,6 per cento.
«A febbraio - dice Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc-Cgil - abbiamo chiesto a dirigenti scolastici, sindaci e presidenti delle Province di non superare i limiti di affollamento delle classi previsti dalle norme per la sicurezza. E agli organi di controllo di verificare eventuali situazioni di sforamento. Per tutte le situazioni di non rispetto delle norme chiediamo una deroga al ministro Gelmini».
«Stiamo monitorando - racconta Angelo Prizzi, segretario regionale della Cisl Scuola - tutti gli istituti. La percentuale di sovraffollamento delle classi sta aumentando, come si sta incrementando il numero medio di alunni H per classe. L´amministrazione e il governo parlano in un modo ma poi operano in maniera differente. E le contraddizioni del sistema stanno esplodendo».
Secondo i dati trasmessi dalle scuole al sistema informativo, limitandoci alle prime classi, all´alberghiero Pietro Piazza di corso dei Mille a settembre ci saranno 978 studenti in 34 prime, con 42 alunni disabili: una media di 29 alunni per classe, dei quali uno o due portatori di handicap. Non vanno meglio le cose al liceo classico Meli, dove 361 studenti di prima dovranno trovare posto in 13 classi, e allo scientifico Galilei, dove 472 neo-liceali si ritroveranno, gomito a gomito, in 17 prime classi: in media quasi 28 alunni per aula.
Il record dei portatori di handicap lo avrà l´istituto professionale Salvemini: sono 25 i disabili iscritti alle 14 prime classi. La normativa sull´affollamento delle classi è abbastanza chiara. Di volta in volta, il numero massimo di alunni che è possibile ospitare in una classe, senza infrangere le legge, dipende da tre parametri. Secondo la circolare sugli organici, il numero di alunni per classe, al superiore, deve oscillare tra le 20 e le 30 unità. Ma per la normativa antincendio il limite massimo di affollamento è di 26 persone per classe (25 studenti e un prof o 24 alunni e due insegnanti). E ancora: secondo le norme igienico-sanitarie il numero massimo di alunni dipende dalla superficie della classe: 1,96 metri quadri per alunno. Per rispettare tutte e tre le norme occorre scegliere, di volta in volta, il minore tra i parametri in questione. Così in una classe di 25 metri quadrati è possibile al massimo ospitare 13 alunni e in un´aula di 40 metri quadrati non più di 20.