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Repubblica/Palermo: Sostegno cancellato per 1.700 disabili

Tagli nelle scuole siciliane, mille docenti perdono il posto

20/07/2008
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la Repubblica

Mille posti di lavoro in meno e 1.700 disabili senza sostegno. È la conseguenza, nel mondo della scuola siciliano, dei tagli del governo Berlusconi per risanare i conti pubblici. Lo denuncia la Cgil. I mille docenti specializzati, impegnati in classe fino allo scorso mese di giugno, dal prossimo mese di settembre resteranno a casa e, soprattutto, senza stipendio. In provincia di Palermo salteranno 94 cattedre. A Trapani, la più penalizzata, 212.

Mille posti di lavoro in meno e 1.700 disabili senza sostegno. Ecco il provvedimento che sta per mettere in atto il direttore dell´Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, per applicare la ricetta del governo Berlusconi che, in questo modo, intende risanare i conti pubblici. A darne notizia è la Flc Cgil per bocca del suo segretario regionale, Giusto Scozzaro. «Di Stefano, con il quale ci incontreremo nei prossimi giorni, ci ha preannunciato i tagli alle cattedre di sostegno. E siamo solo all´inizio».
Che per la Sicilia il prossimo fosse un anno scolastico di "lacrime e sangue" si era capito da tempo. Ora alle parole e ai tecnicismi si sostituiscono i fatti e la "manovra", comincia ad assumere contorni più chiari anche per i non addetti ai lavori. Al di là dei meccanismi che portano al colpo di scure, il dato importante è che mille docenti specializzati, impegnati in classe fino allo scorso mese di giugno, dal prossimo mese di settembre resteranno a casa e, soprattutto, senza stipendio. Una situazione che aggrava la già pesante situazione occupazionale siciliana. Ma non solo: a pagare le conseguenze della "razionalizzazione" saranno i disabili. «Abbiamo stimato - spiega Scozzaro - che saranno almeno 1.700 i portatori di handicap che resteranno senza sostegno».
Il numero dei portatori di handicap presenti nelle scuole siciliane negli ultimi anni è stato in continuo aumento: quest´anno sono stati 20.524, seguiti oltre che dagli insegnanti curricolari anche da 12.789 insegnanti di sostegno. Se il numero dei disabili rimarrà sostanzialmente invariato, la pattuglia dei docenti specializzati subirà una stretta vicina all´8 per cento. «Come faranno tantissimi bambini e ragazzi? E come faranno famiglie?», si chiede il rappresentante sindacale. A nulla sono servite le grida d´allarme lanciate nei mesi scorsi dalle associazioni dei disabili che avevano previsto un taglio di 830 posti. Ma le pur pessimistiche previsioni dei diretti interessati sono state superate dalla realtà. «Il direttore regionale ci ha spiegato che occorre portare il rapporto alunni docenti da 1,61 a 1,73», chiarisce Scozzaro.
In provincia di Palermo salteranno 94 cattedre. Le scuole del Messinese dovranno dire addio a 166 posti (quasi il 10 per cento) e in provincia di Agrigento verranno tagliate 53 cattedre. Sarà la provincia di Trapani a pagare il conto più salato: 212 posti in meno, pari al 14 per cento del totale. Il giudizio della Cgil, che parla di «smantellamento della scuola pubblica e di studenti con disabilità abbandonati al proprio destino», è severo. «Una politica di tagli - dichiara il rappresentante dei lavoratori - irresponsabile che impoverisce la scuola pubblica e che si aggraverà ulteriormente nel prossimo triennio per effetto del decreto legge 112». La Cgil preannuncia «la mobilitazione assieme agli altri sindacati, alle associazioni dei genitori e a quelle degli alunni con disabilità per impedire lo scempio di una scuola che produrrà solo emarginazione sociale e maggiore dispersione scolastica». Ma chiede anche al presidente della Regione Raffaele Lombardo, che sulla questione organici ha già manifestato il suo dissenso, di «passare dalle parole ai fatti per contrastare i provvedimenti del ministro Gelmini».