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Repubblica-Palermo-Spese senza rendiconto Formazione sotto accusa

Spese senza rendiconto Formazione sotto accusa i progetti i soldi Ventotto milioni di euro di fondi fantasma per l'Unione europea, ma che la Regione ha distribuito negli ul...

13/11/2005
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la Repubblica

Spese senza rendiconto Formazione sotto accusa
i progetti
i soldi
Ventotto milioni di euro di fondi fantasma per l'Unione europea, ma che la Regione ha distribuito negli ultimi tre anni a centinaia di enti di formazione pubblici e privati. Sono soldi che il dipartimento della Formazione professionale ha speso, ma non può certificare a Bruxelles, perché gli enti non hanno completato le documentazioni contabili. In sospeso, da tre anni a questa parte, ci sono ben 1.119 progetti incompleti, per un importo complessivo di oltre 137 milioni di euro. L'assessorato, secondo il quale sono stati liquidati per intero quasi tutti i progetti in sospeso, per correre ai ripari ha intimato ai centri di formazione inadempienti di completare le pratiche entro il 28 novembre. Pena la cancellazione dei fondi premiali e la conseguente dichiarazione di inaffidabilità prevista dalla legge 30 del 2000. E nel caso in cui i termini superassero il 31 dicembre, tutte le somme non certificate potrebbero essere revocate dal dipartimento della Programmazione, per la riassegnazione ad altri progetti e altre misure. Non è per caso che l'assessore, Francesco Scoma, ha disposto un monitoraggio a tappeto subito dopo l'allarme sui fondi non spesi a rischio di disimpegno. Ma a dare un'occhiata all'elenco delle pratiche sospese c'è da chiedersi quanto questa scadenza potrà essere rispettata.
Per esempio il solo Cefop, centro di formazione professionale noto per la sua instabilità economica (e finito nel 2002 in una interrogazione parlamentare del deputato regionale Raffaele Nicotra per presunte irregolarità nella gestione), dovrà trasmettere i consuntivi di 102 progetti formativi finanziati tra il 2002 e il 2003, fornendo giustificativi di spesa per 1,9 milioni di euro. Sono 98 i consuntivi che la Regione attende dall'Anfe, l'Associazione famiglie degli emigrati, che in Sicilia sulla formazione professionale ha puntato tutto: la cifra da giustificare supera il milione e mezzo di euro. Non va meglio allo Ial, la struttura di formazione professionale della Cisl: ci sono 55 progetti che attendono di essere completati da punto di vista burocratico per un importo di 889 mila euro. L'Ecap, un tempo vicino alla Cgil, deve chiudere ancora 26 progetti e produrre documenti per oltre 180 mila euro, 39 i progetti incompleti dell'Enaip, 25 quelli del Ciofs dei salesiani. Anche il Cerisdi, scuola di eccellenza, in questo settore invece non eccelle: deve giustificare oltre 10 mila euro per un progetto formativo finanziato nel 2002.
La Gesip, la società mista del Comune che vanta l'efficienza al primo punto, deve produrre giustificativi per 11 mila euro relativi a sei progetti per la competitività delle imprese che risalgono al 2003. La Aeffe srl deve giustificare 224 mila euro degli 857 mila spesi per il progetto di Formazione dell'utenza multimediale, ma l'Ecap deve liquidarne per 4 euro e 15 centesimi per chiudere una pratica da 90 mila euro, finanziata sempre nel 2002. "In quasi tutti i casi la Regione ha già liquidato i saldi - spiega Alessandra Russo, dirigente regionale del dipartimento Formazione professionale - ma adesso non riesce a certificare la spesa all'Unione europea. Imporre una scadenza era un fatto assolutamente necessario".
al. bo.