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Repubblica/Palermo: Stop ai precari del Policlinico. Lagalla blocca il bando per stabilizzare 500 lavoratori

Protestano i sindacati mercoledì un sit-in in piazza Ziino

14/10/2007
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la Repubblica

Il direttore generale aveva avviato la procedura per infermieri e tecnici. La Regione: "Prima la pianta organica"

ISABELLA NAPOLI

infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia. Sono circa 500 i precari del Policlinico Paolo Giaccone che speravano di essere stabilizzati grazie al bando che l´Azienda ha pubblicato il 29 settembre scorso. Il bando, concordato con i sindacati, prevede un percorso di stabilizzazione per tutto il personale che vanta più di tre anni di servizio e che è stato assunto a tempo determinato a seguito di una procedura selettiva concorsuale. Un percorso indicato dalla finanziaria nazionale del 2006 e che ora però rischia di saltare o quanto meno di essere prolungato: l´assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla ha infatti inviato due giorni fa al direttore generale del Policlinico Giuseppe Pecoraro una nota che invita l´azienda a revocare il bando. Almeno per adesso.
Le motivazioni stanno nella vecchia diatriba tra la Regione e l´Università sull´autonomia dei policlinici, soggetti secondo la prima ai limiti imposti dall´assessorato, mentre i sindacati fanno riferimento alle leggi nazionali. «Permane il divieto per le aziende sanitarie regionali - si legge infatti nel documento inviato dall´assessore Lagalla - di bandire concorsi per i posti vacanti nelle piante organiche. Aziende che devono invece fare riferimento agli indirizzi fissati dalla Regione nella sua autonomia». Ma lavoratori e sindacati del Policlinico non ci stanno, e per mercoledì hanno organizzato un sit-in di fronte all´assessorato alla Sanità, in piazza Ottavio Ziino.
«Ci sono lavoratori che da più di 12 anni sono impiegati con contratti a termine di un anno - ribatte Franco Fantaci, della Flc-Cgil - e la stabilizzazione prevista dalla Finanziaria nazionale è valida per tutte le aziende ospedaliere universitarie, come il Policlinico, come precisa anche una direttiva successiva del ministro per le Riforme Luigi Nicolais».
È un fatto che da un anno e mezzo il Policlinico attenda l´approvazione della pianta organica da parte della Regione, mentre i concorsi interni sono bloccati da almeno cinque anni. «Credo che si tratti di un problema burocratico - spiega il direttore generale Giuseppe Pecoraro - perché il bando consente di stabilizzare personale che lavora da anni al Policlinico di cui l´azienda sostiene già i costi». Fino a lunedì scorso, in una riunione con l´assessore e il suo staff, l´accordo tra Regione e Policlinico era di accelerare la stabilizzazione individuando una procedura legittima. «Il bando - continua Pecoraro - è subordinato però all´approvazione della dotazione organica da parte della Regione, con la quale era stato concordata la stabilizzazione del 70 per cento dei precari nell´arco di un triennio».
Ma l´assessore, almeno in questo momento, ha scelto di prendere tempo. «Abbiamo avviato le procedure di stabilizzazione che prevedono l´approvazione della dotazione organica - dice Lagalla - ma anche il regolamento regionale applicativo della legge finanziaria nazionale». Le procedure per le nuove assunzioni nelle aziende sanitarie sono infatti disciplinate da nuove regole contenute nella legge dello Stato, che la Regione intende a sua volta applicare anche nel caso specifico del Policlinico. «In relazione alla nota criticità degli infermieri del Policlinico - aggiunge Lagalla - stiamo procedendo all´approvazione della dotazione organica ed entro la fine di ottobre saranno emanate le direttive regionali in materia di personale, sentite le organizzazioni sindacali. Per tutte queste ragioni, si è provveduto a chiedere alla direzione generale del Policlinico l´interruzione temporanea della procedura in attesa che venga emanato il decreto di applicazione della pianta organica e il regolamento regionale».