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Repubblica-Palermo-Studenti in piazza contro la riforma

LA PROTESTA Un corteo con migliaia di partecipanti ha attraversato la città fino a Palazzo d'Orleans Studenti in piazza contro la riforma Chiedono l'obbligo scolastico...

13/10/2005
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la Repubblica

LA PROTESTA
Un corteo con migliaia di partecipanti ha attraversato la città fino a Palazzo d'Orleans
Studenti in piazza contro la riforma
Chiedono l'obbligo scolastico fino a 18 anni e un investimento per il diritto allo studio
SALVO INTRAVAIA


Studenti in piazza contro la Moratti, Ieri mattina il centro della città è stato invaso da migliaia (20 mila secondo gli organizzatori, 5 mila secondo stime ufficiali più prudenti) di studenti delle scuole superiori che manifestavano contro la politica scolastica del governo Berlusconi. Ragazzi e ragazze hanno chiesto a gran voce la cancellazione della riforma Moratti, che per la scuola superiore è alle battute conclusive, e un progetto diverso di scuola con tre pilastri fondamentali: innalzamento graduale dell'obbligo scolastico fino a 18 anni, democrazia e partecipazione degli studenti nelle scuole e un investimento per l'accesso all'istruzione.
Il corteo è partito alle 9,30 accompagnato dall'immancabile sound system, una discoteca ambulante che alterna musica a tutto volume e slogan gridati a squarciagola. Il tutto organizzato dall'Unione degli studenti, dagli Studenti di sinistra e da quelli della Rete studenti sempre ribelli. Alla protesta hanno anche partecipato i collettivi dell'Ateneo palermitano aderenti al coordinamento Universitari in lotta "per contestare le politiche noeoliberiste che colpiscono il mondo del lavoro e dell'istruzione" e i Red Block, di ispirazione comunista.
Tra cori da stadio e brani di CapaRezza, gli studenti gridavano: "Le scuole non sono aziende, la cultura non si vende", mentre negli striscioni si leggevano slogan come: "Con la riforma Moratti approvata, scuola consumata". I ragazzi si sentono tenuti in scarsa considerazione: "Occorre rivalutare il ruolo degli studenti. Riteniamo di avere una coscienza critica per sapere cosa vogliamo dalla nostra scuola", dice Dario Aita del liceo classico Meli.
Alle 12 il corteo è arrivato in piazza Indipendenza. Davanti alla presidenza della Regione il gruppo ha rivolto un appello anche al governo Cuffaro. "Siamo contro la politica del buono scuola regionale - dice Gabriele Trapani, coordinatore provinciale dell'Uds - Rivendichiamo una legge regionale sul diritto allo studio".