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Repubblica/Roma: "No Gelmini", l´Iqbal Masih rilancia "Ecco come scardinare la riforma"

"Il 14 febbraio chiameremo tutti per dichiarare il proprio amore per la scuola pubblica"

11/01/2009
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la Repubblica

TEA MAISTO

L´hanno chiamata la "Giornata di amore per la scuola pubblica" e andrà in scena nel giorno in cui gli affetti la fanno da padrone, il giorno di San Valentino, il prossimo 14 febbraio. I promotori dell´iniziativa sono le maestre e i genitori delle scuole elementari del coordinamento "Non rubateci il futuro" che nei prossimi giorni metteranno in campo tutta una serie di proteste contro il decreto Gelmini e "l´unico maestro di riferimento". «Per il 14 febbraio chiameremo tutti - spiega Paola Arduini, insegnante della Iqbal Masih, la scuola del Casilino capofila della protesta - intellettuali, artisti ma anche gente comune, pronti a dichiarare il proprio amore per la scuola pubblica e statale. L´iniziativa non sarà soltanto nelle scuole, ma anche in piazza».
Giovedì pomeriggio c´erano un centinaio di persone - in rappresentanza di 40 comitati romani e della provincia - alla riunione tenutasi alla Iqbal Masih per organizzare nuove forme di proteste dopo l´approvazione dei regolamenti attuativi del decreto Gelmini. E infatti prima del 14 febbraio le scuole metteranno in piedi una campagna capillare sulle iscrizioni per raggiungere il massimo numero possibile di richieste di tempo pieno a 40 ore e tempo di 30 ore, in entrambi casi con la compresenza di insegnanti, per i bambini che verranno iscritti alla prima elementare, ma anche la riaffermazione dei modelli didattici già adottati per le classi successive alla prima.
«Speriamo così di far arrivare al governo una valanga di richieste da parte delle famiglie che chiedono di mantenere l´attuale modello didattico senza che nulla venga modificato - spiega Simonetta Salacone, dirigente scolastico della scuola del Casilino - Stiamo lottando contro un´idea di scuola-spezzatino. Vorremmo anche organizzare una specie di staffetta nelle scuole che verranno aperte ai genitori per mostrare che cosa la scuola non sarà più in grado di fare dal prossimo anno scolastico».
Tra le idee quella di far partecipare mamme e papà alle attività di laboratorio assieme ai propri figli.
Altro punto su cui il Comitato lavorerà: chiedere ai collegi docenti di mantenere l´attuale valutazione basata sui 5 livelli di giudizio (non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo) e di non modificarla a favore del sistema decimale. Scrivono infatti nel verbale di assemblea: «Una campagna sulla valutazione che blocchi l´adozione dei voti, visto che i regolamenti che ne prevedono la reintroduzione non sono ancora definitivi». E poi ancora: "adozione" delle scuole che non hanno ancora creato un coordinamento genitori-insegnanti ben radicato da parte di scuole più avanti nell´organizzazione, incontri cittadini con organizzazioni sindacali e associazioni professionali e di difesa dei diritti civili.